Sp 257: l’arteria che collega Rodio a Pisciotta è a rischio
| di Biagio CafaroDopo l’incontro tenutosi, martedì 29 marzo, tra la provincia e una delegazione di Pisciotta per l’apertura della ex ss 447 e dopo la lettera scritta da un gruppo di cittadini di Rodio per il ripristino delle condizioni stradali per quanto riguarda l’arteria che collega la frazione pisciottana a Vallo della Lucania, un’altra strada del comune cilentano è in pericolo: si tratta della sp 257 che unisce Pisciotta a Rodio.
Molti sono i punti in cui la strada è franata. In sei parti a crollare è stato il manto stradale; quasi una frana a chilometro, considerando che la lunghezza complessiva della strada è di circa 7 chilometri. La strada sta letteralmente perdendo pezzi. Ormai in molti punti la carreggiata è percorribile in un unico senso di marcia. Oltre a ciò c’è da aggiungere che alcune frane hanno invaso il manto stradale con massi e arbusti sradicati. Il problema, oramai, non è circoscritto ai soli cittadini del comune di Pisciotta, ma riguarda anche chi vuole percorrere la ex ss 447. Infatti, dopo la chiusura, in località Rizzico, della strada che collega Ascea a Pisciotta, molti utenti della ex ss 447 sono costretti a percorrere la strada sp 257, attraversando un vero e proprio percorso ad ostacoli. Supponiamo di dover percorrere il tratto stradale Pisciotta – Vallo della Lucania. Il percorso più breve percorribile, in questi giorni, prevede il passaggio per la frazione Rodio, quindi bisognerebbe passare per la sp 257. Dopo questo tratto gli automobilisti devono immettersi sulla sp 269, di cui già abbiamo parlato più volte. È la stessa strada che ha spinto i cittadini di Rodio a scrivere al sindaco. Ebbene, i quasi 30 chilometri che separano Pisciotta da Vallo della Lucania, dove sono situati i più vicini servizi essenziali tra i quali l’ospedale, sono un calvario. Le frane sono oltre dieci.
Sulla strada sp 257 è stato realizzato anche un video, caricato su Facebook, nel quale si mostrano le condizioni della strada che collega Rodio a Pisciotta. Oltre al video, sul social network è stato creato un gruppo “Per la tutela delle nostre origini: Rodio” dove si mostra il degrado del borgo cilentano, oltre ad evidenziare le numerose potenzialità inespresse presenti sul luogo.
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