Strianese: «Sarà un 25 aprile di liberazione, forse il più grande dal dopoguerra, restando a casa»

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Strianese: «Sarà un 25 aprile di liberazione, forse il più grande dal dopoguerra, restando a casa»

«Il 25 Aprile quest’anno non potrà essere celebrato come negli anni precedenti, con i tradizionali momenti ufficiali che ci ricordano la liberazione dal nazifascismo. Quest’anno il 75esimo anniversario della Liberazione cade in piena quarantena nazionale e in pieno distanziamento sociale, per cui ognuno di noi dovrà rispettare la normativa nazionale e regionale che ci chiede di rimanere a casa. E tutti noi rimarremo a casa, ma chi vorrà, potrà festeggiare comunque il 25 aprile unendosi alle piazze virtuali create apposta. Quindi non solo #iosrestoacasa, ma anche #iorestolibero perché è possibile aggregarci in maniera virtuale su tante forme di liberazione. È sicuramente importante liberarci dal fascismo che ancora serpeggia, dai conflitti sterili di casa nostra, dalle guerre che colpiscono l’intero mondo». Lo scrive il presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese. 

«Ma soprattutto io penso che quest’anno dobbiamo liberarci prioritariamente da tre nemici che ci attaccano: il virus, il riscaldamento globale e le disuguaglianze socio-economiche che proprio sui nostri territori siamo cercando di combattere in questi giorni di emergenza sanitaria, economica e sociale. – aggiunge – Sarà un 25 aprile di liberazione, forse il più grande dal dopoguerra. Partiamo proprio dai nostri comuni, dai nostri territori. Stringiamoci intorno alle nostre comunità locali per ridare forza e fiducia alla nostra gente, da qui poi lavoriamo alla comunità nazionale, per ricostruire la nostra Italia, e quindi concentriamoci sulla comunità internazionale, che ormai è totalmente frammentata. Dobbiamo costruire un mondo diverso in cui fratellanza e solidarietà siano al centro della liberazione delle persone. La Provincia di Salerno si muove in questa direzione. Fra non molto l’Italia ripartirà, in maniera graduale e con cautela, sulla base di parametri che terranno conto, regione per regione, dell’indice di contagio R0. A maggio alcuni comparti ripartiranno, automotive, moda, cantieri, attività manifatturiere e commerciali varie. Cercherò di spingere il settore turistico alla ripartenza. La fase 2 sarà monitorata perché sia una ripresa in sicurezza. Dobbiamo essere responsabili, tutti, perché ancora oggi in Campania abbiamo 3.000 casi di contagio e più di 400 morti. Quindi #iorestoacasa, ma #iorestolibero proprio perché la nostra liberazione passa innanzitutto dalla nostra sicurezza, da quella dei nostri cari e di tutti i cittadini che vivono nei nostri territori», conclude.


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