Successo e folto pubblico alla presentazione del libro ‘Il Mistero del sigillo reale’ di Franco Maldonato al Salerno Letteratura
| di Marianna ValloneLa serata di lunedì del Salerno Letteratura Festival ha riservato una sorpresa straordinaria agli appassionati di storia e ai ragazzi: la presentazione dell’ultima opera dell’avvocato e scrittore Franco Maldonato, “Il Mistero del Sigillo Reale”. L’evento, che ha avuto luogo presso uno dei suggestivi spazi del festival, giunto alla dodicesima edizione, ha registrato una folta partecipazione, con un pubblico gremito e curioso che fatto capolino all’Arco Catalano, dove l’autore ha presentato il suo libro, edito da Castelvecchi.
Il volume è un romanzo di formazione che si articola su un doppio registro, storico e contemporaneo, condotto attraverso l’esperienza di un liceale coraggioso che, stimolato da due misteri, approda alla politica, ma non senza contrasti. Al centro del racconto due misteri: il mandante dell’assassinio del deputato che fu a capo dell’insurrezione del Cilento nel 1848 e la ragione dello stigma che Pier Paolo Pasolini vergò sugli abitanti del luogo durante il viaggia del 1959 lungo le coste italiane.
L’autore cilentano ha dialogato con Davide Speranza e Anna Maria Vitale ed ha incantato i presenti raccontando il processo che ha portato alla nascita di “Il Mistero del sigillo reale”. Durante l’evento, Maldonato ha condiviso aneddoti personali e dettagli sul libro, disvelando, tra intrecci storici e finzione, una trama appassionante.
Nel luglio del 1848, in uno strapiombo sinistro e buio dell’Appennino lucano, viene trovato il cadavere del rivoluzionario che, con la rivolta del Cilento, aveva imposto a Ferdinando II di Borbone, prima testa coronata d’Europa, la concessione della Costituzione, dando così il via alla primavera dei popoli. Cent’anni dopo, Pier Paolo Pasolini affida al suo reportage lungo le coste italiane uno stigma feroce nei confronti degli abitanti del luogo, di cui nessuno riesce a comprendere la ragione. Due segreti che affascineranno il liceale fino a metterlo «sulla rotta di una complessa indagine storica destinata a incrociare la politica, che, negli anni Settanta, non è più il luogo dove si confrontano opposte visioni del mondo, ma quello dove si consuma il mercimonio della Bellezza del Paese. Sarà proprio la Politica, che frattanto è scivolata nella sanguinosa deriva degli anni di piombo, a contendere all’Amore la supremazia, nell’alternanza di uno scontro irriducibile tra i due potenti demoni dell’animo umano», si legge nella quarta di copertina.
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