Sulla spiaggia di Castellabate le creazioni di sabbia di Antonio Iannini
| di Redazionedi Antonio Vuolo
Per venti anni, Antonio Iannini, è stato un sommozzatore dei vigili del fuoco. Poi, la scelta di dedicarsi alla sua passione di una vita: realizzare sculture di sabbia. Lo fa, ormai da diverso tempo, in lungo e in largo per l’Italia. E non solo. Perché le sue “creature” di sabbia hanno animato anche molte spiagge del Sud America. Nel suo calendario post Covid-19 è finita anche la graziosa spiaggia di Marina Piccola, nel cuore di Santa Maria di Castellabate, dove lo scultore napoletano ha realizzato nei giorni scorsi una dea indiana, prima di rimettersi in viaggio verso nuove spiagge. «In realtà sarei rimasto per realizzare anche qualcos’altro, ma siccome la prima creazione ha avuto vita breve ho preferito rimettermi in viaggio» racconta Antonio che ha fatto di questa passione la sua vita. Un vero e proprio artista della sabbia che ha bisogno solamente di qualche secchio e di una paletta per generare le sue opere d’arte. «In realtà, l’artista in famiglia non sono io» ci dice scherzando, riferendosi ai suoi due fratelli: uno insegna arte a Milano e un altro a Napoli realizza presepi scolpiti nella pietra di tufo. Lui, invece, oggi 73enne, è un autodidatta, che, a suon di sculture, è riuscito a guadagnare fama e stima non solo in Italia. E anche a Castellabate è stato così, seppur solamente per qualche ora. «Avevo immaginato di riprodurre la torre alle spalle della spiaggetta, così come richiesto da Giovanni Comunale, un ragazzo del posto, squisito, che ho conosciuto. Magari un giorno tornerò per realizzarla» aggiunge lo scultore napoletano. Dagli dei di ogni ordine e religione a personaggi mitologici, animali marini e forme di ogni maniera, c’è di tutto e di più nel “curriculum” di Iannini. Pronto anche quest’estate post Covid-19, a deliziare la vista di grandi e piccoli con le sue deliziose opere scultoree.
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