Tar Campania: agriturismi pagheranno meno su bolletta rifiuti
| di Luigi Martino«Finalmente è stata sancita ed accolta una nostra battaglia. Alberghi e agriturismi sono attività diverse che non generano la stessa quantità e tipologia di rifiuti e non possono quindi pagare la stessa tariffa. I giudici hanno ricordato come le attività di ricezione ed ospitalità esercitate da imprenditori agricoli siano connesse all’attività agricola principale, contrariamente agli alberghi. L’esercizio dell’impresa agricola è unico e inscindibile dall’attività agrituristica che per nessuna ragione può essere scissa da quella agricola. Per tale ragione, in difetto di specifiche disposizioni, riteniamo si debbano applicare le norme previste per il settore agricolo». Così Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti, sulla sentenza del Consiglio di Stato in cui si stabilisce che l’attività agrituristica non può essere assimilata a quella alberghiera con la conseguenza che anche la tariffa applicata con la Tari non può essere la stessa.
«L’agriturismo – spiega il direttore regionale Salvatore Loffreda – a differenza delle altre strutture, è soggetto a restrizioni e condizioni di esercizio uniche, tra cui un limite nei giorni di apertura e nel numero di pasti o presenze complessive annue, il che significa una diversa capacità contributiva rispetto agli alberghi. La stessa produzione di rifiuti e’ diversa: per le attività agricole si utilizzano imballaggi riutilizzabili, mentre per la ristorazione è obbligatorio l’utilizzo di esclusivo di prodotti propri o delle aziende del territorio, con una considerevole riduzione di rifiuti». La sentenza – si legge nella nota diffusa da Coldiretti Campania – rappresenta una vittoria dopo lunghe battaglie dell’organizzazione agricola in tal senso. La federazione regionale di Coldiretti, di concerto con le federazioni provinciali di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno e all’associazione Terranostra Campania, si sta attivando nei confronti delle amministrazioni comunali per chiedere ai sindaci di non applicare la stessa aliquota Iuc/Tari per alberghi ed agriturismi, l’annullamento immediato della tariffa e un adeguamento normativo del regolamento.
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