Tar Salerno dà ragione al carabiniere contro l’Arma: ottenuta l’indennità di trasferimento
| di Antonio VuoloEra stato trasferito d’autorità dalla stazione dei Carabinieri di Matinella a quella di Altavilla Silentina, ma il Comando Legione Carabinieri Campania aveva respinto la richiesta finalizzata all’ottenimento dell’indennità prevista. Il Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno ha pertanto dato ragione all’appuntato scelto Sergio Russo, originario di Montecorice ed ora in pensione, nel ricorso presentato contro l’Arma dei Carabinieri per il rifiuto dell’indennità di trasferimento prevista. Il militare, difeso dall’avvocato Luigi Gaudiano, aveva impugnato la decisione dell’Arma, basata sul fatto che l’indennità è concessa quando viene raggiunta la distanza minima di 10 km tra le tra le case comunali delle sedi lavorative interessate (Matinella di Albanella ed Altavilla Silentina).
Il militare cilentano ha invece sostenuto che il calcolo chilometrico non doveva essere effettuato tra le sedi comunali, ma, come già precedentemente stabilito dalla giurisprudenza, da una sentenza precedente del Consiglio di Stato, tra la nuova sede e quella originaria di servizio, con la conseguenza che, essendo queste distanti 10,7 km (seguendo il percorso più breve), come attestato dalla polizia municipale del Comune di Altavilla Silentina, sarebbero soddisfatti i requisiti necessari per ottenere l’indennità. I giudici amministrativi hanno quindi dato ragione all’appuntato scelto precisando che “si deve applicare il criterio della distanza tra la sede dell’ufficio da cui il dipendente è stato trasferito e la sede dell’ufficio in cui è stato assegnato, calcolata attraverso il percorso stradale normale e non in linea d’aria”. Di conseguenza, l’Arma è stata condannata a pagare le spese legali, oltre al rimborso dell’indennità effettivamente spettante al militare.
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