Tartarughe scatenate sulle spiagge del Cilento: c’è la media di un nido al giorno
| di Luigi MartinoIl Cilento si conferma sempre di più terra accogliente per le tartarughe marine, con un ritmo di nidificazione che non conosce soste. Il monitoraggio delle coste, iniziato solo pochi giorni fa, ha già registrato un sorprendente record: quattro nidi in quattro giorni consecutivi.
Il primo nido è stato scoperto ad Ascea Marina, seguito da nidificazioni a Palinuro e Marina di Camerota. Questa mattina, Ascea ha segnato un bis, con un secondo nido trovato sulla stessa spiaggia. Questo straordinario evento mette in evidenza l’importanza del litorale del Parco Nazionale del Cilento come habitat cruciale per la riproduzione delle tartarughe marine.
Il merito di queste scoperte va ai numerosi volontari che monitorano costantemente le spiagge, soprattutto all’alba. Armati di pazienza e determinazione, i volontari percorrono il litorale alla ricerca delle tracce lasciate dalle tartarughe madri durante la risalita sulla spiaggia per deporre le uova. Questi segni, preziosi indizi della presenza di un nido, permettono di individuare e proteggere le aree di nidificazione.
Mentre nel resto della Campania si registrano solo un paio di avvistamenti o tentativi di nidificazione, in Baia Domizia ad esempio, il Cilento si distingue con ben quattro nidi accertati in così breve tempo. «E’ un segnale importantissimo, si prevede una lunga estate – fanno sapere i volontari del progetto di monitoraggio ‘Caretta in vista’ – speriamo di scovare sempre più nidi e di farlo in tempo per proteggere le uova. I turisti e gli operatori del mare ci possono fornire un aiuto enorme come ormai fanno già da diversi anni».
La speranza è che questo trend positivo prosegua, con sempre più tartarughe che scelgono le spiagge del Cilento per la loro riproduzione, contribuendo così alla conservazione della specie e arricchendo il patrimonio naturale del Parco nazionale tra i più estesi in Italia.
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