Torna il festival dell’essere tra Paestum e Vatolla: la 5° edizione è omaggio a Vera Slepoj
| di Marianna ValloneÈ dedicato a Vera Slepoj psicologa e scrittrice recentemente scomparsa, la quinta edizione della rassegna ‘I Fiori del Male – Festival dell’Essere’, organizzata dalla Fondazione Giambattista Vico, il cui presidente onorario è il filosofo Vincenzo Pepe, ordinario dell’Università Vanvitelli e presidente di Fareambiente nazionale. La Slepoj era sempre in cartellone nel Festival ed era tra gli organizzatori del Premio “Le pagine della terra”.
Daniela Di Bartolomeo, direttore artistico del festival, ha curato anche quest’anno il programma degli appuntamenti, che si tengono in luoghi suggestivi e pregni di storia: Villa Salati e la biblioteca Erica di Paestum e il Castello Vichiano di Vatolla, sede della fondazione Giambattista Vico, diretta da Elena Foccillo.
Si comincia alla Biblioteca Erica di Paestum il 26 luglio alle 20 con il primo appuntamento che vedrà protagonista per l’incontro con l’autore, Enzo Cassano e il suo libro “Scarabocchi di fango e di stelle”.
A seguire il 5 agosto alle 20, Vincenza Alfano con “La guerra non torna di notte” e Perché ti ho perduto”, il 10 alle 20 Maria Giovanna Giuliano con L’altalena e la magnolia”, il 19 Pasquale Quaglia “Le vite ordinate” e il 20 settembre Maurizio Pintore con “Il penultimo dono” sempre alle ore 20.
Gli appuntamenti a Vatolla prendono il via il 2 agosto tutti alle 20.
Il primo è con Norman Angeli con “La grande illusione” opera tradotta a cura di Emma Giammattei e Amedeo Lepore. Il 7 Donata Maria Biase presenta il suo “Giallo Narciso”, il 23 la conferenza di Ilaria Grimaldi su “Il cosmo e il tempo”. Dispute tardoantiche tra Atene, Alessandria e Gaza”.
Chiude il 6 settembre Marcello Veneziani con il suo libro “Vico dei miracoli”.
L’unico appuntamento in programma a Villa Salati si tiene il 17 agosto alle 21 con Franco Maldonato e il suo “Il mistero del sigillo reale”.
«Ho fortemente voluto ricordare Vera Slepoj a cui mi legava una profonda amicizia e mi ha insegnato come capire le ragione dell’ambiente», ha commentato Vincenzo Pepe.
«Quest’anno l’indagine sull’Essere si profilerà attraverso incontri culturali e scambi intellettuali – dice Daniela Di Bartolomeo – nell’ottica di una visione critica e autentica della realtà. Con questa rassegna vogliamo omaggiare Vera Slepoj, protagonista indiscussa delle precedenti edizioni, ringraziandola per averci lasciato un’ eredità culturale e umana di inestimabile valore».
«Questa edizione del Festival si caratterizza, in continuità con le precedenti, come manifestazione di alto profilo che ospita autori e intellettuali di grande levatura, attraverso i quali si compie un viaggio ideale tra filosofia, storia, letteratura, psicologia e arte. Siamo sempre più convinti che mediante la promozione culturale si possa far sì che le nuove generazioni acquisiscano maggiore spirito critico e amore per la cultura», conclude, il presidente della Fondazione Vico Luigi Maria Pepe.
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