Torre Orsaia, pazienti psichiatrici e operatori portano in scena Totò | VIDEO
| di Marianna ValloneOperatori e ospiti del Sir di Castel Ruggero che si confondono, insieme, sul palcoscenico. Tra gli ingredienti dello spettacolo teatrale andato in scena nella casa canonica di Torre Orsaia c’erano comicità, espressione, emozione e la testimonianza dell’accoglienza della diversità contro ogni pregiudizio e stigma sociale, che parte dalla malattia psichiatrica. Uno spettacolo voluto e realizzato dagli ospiti della Struttura Intermedia Residenziale di Castel Ruggero, frazione di Torre Orsaia, fiore all’occhiello dell’Asl Salerno.
Il centro, coordinato dalla responsabile Caterina Speranza, da anni lavora con i malati psichiatrici per aiutarli a riappropriarsi della propria vita. Così, dopo prove su prove, ha preso corpo, tra gli altri sketch, lo spettacolo che per venti minuti ha emozionato il pubblico: la messa in scena di uno dei film più divertenti di sempre: Totò Truffa 62. Con lo stesso irresistibile trasformismo usato dal Principe della risata per dare un po’ di pepe alla sua comicità, tra imbrogli e truffe, Pasquale e Raffaele, ospiti del Sir, e le operatrici Concetta e Rosanna, hanno dato vita ad uno spettacolo – che ha curato Rosanna nella regia – con niente da invidiare ai tanti realizzati finora e portati sui più importanti palcoscenici teatrali d’Italia.
La scena in cui Totò, travestito da donna, ed interpretato da Pasquale riceve il padrone di casa, Raffaele, che è venuto a riscuotere nove mesi di affitto arretrato, è qualcosa di memorabile, così come ogni minuscola parte dello spettacolo. Una performance in cui gli ospiti-attori non danno tregua, si ride dall’inizio alla fine.
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