Torre Orsaia sperimenta il Puc condiviso: verde intramoenia e recupero patrimonio rurale
| di Marianna ValloneIl Comune di Torre Orsaia adotta il Piano urbanistico intercomunale, insieme al Comune di Morigerati. «Abbiamo fatto un preliminare di piano urbanistico che metteva insieme quattro comuni, Celle di Bulgheria, Roccagloriosa, Morigerati e Torre Orsaia. Era stata la prima esperienza regionale di Puc intercomunale così esteso. – spiega il sindaco di Torre Orsaia, Pietro Vicino – In sede di adozione definitivo, le strade si sono un po’ divise. Con Morigerati abbiamo proseguito con un Puc coordinato. Gli alloggi disponibili sono 70. Ma oggi probabilmente è l’aspetto meno rilevante». Più servizi, meno dispersione urbanistica, recupero del centro storico e delle abitazioni abbandonate. Ma anche opere di interesse collettivo per migliorare l’appetibilità del paese.
«La grande innovazione rispetto al passato, è stata di adottare il principio di concertazione fino in fondo, chiedendo in anticipo ai cittadini chi avesse intenzione di voler realizzare dei fabbricati. Torre Orsaia è uno dei pochi comuni che non ha mai avuto uno strumento di pianificazione. Oggi la scelta di far diventare edificabile un terreno è una scelta impegnativa, non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche per i singoli proprietari», ha spiegato Vicino.
Il verde urbano, intramoenia, è uno degli aspetti del Piano. «E’ stata una delle cose a cui ho sempre tenuto. I nostri paesini sono immersi nel verde ma all’interno non ne hanno. Quegli spazi all’interno del paese che servono, sono quelli che stiamo cercando di recuperare, nel centro abitato», ha aggiunto il sindaco. Ma anche riabilitare il patrimonio rurale. «Se da una parte gli insediamenti non possono essere realizzati dove si vuole, dall’altra diamo un incentivo al recupero del patrimonio rurale. I vecchi manufatti diroccati in zona agricola possono essere valorizzati in una logica produttiva».
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