Tortorella ricorda Mons. Enrico Nicodemo a 50 anni dalla sua morte
| di RedazioneIl 27 agosto 1973 si spegneva la cara esistenza di Mons. Enrico Nicodemo, arcivescovo di Bari, figlio e orgoglio della comunità di Tortorella. In un’epoca di grandi cambiamenti ecclesiali e sociali, Mons. Enrico Micodemo fu Vicepresidente della Commissione episcopale italiana e Presidente della Commissione episcopale pugliese. Così lo ricorda Mons. Giuseppe Carata, arcivescovo di Trani: «Dignitoso, calmo, riflessivo, intelligente, personificato nella più luminosa armonia tra la luce della mente, la forza della volontà e la squisita bontà del cuore».
Questo il manifesto di commiato del Comune di Bari: «La civica amministrazione, ricordando la sua esemplare figura, l’alto e illuminato magistero spirituale, la impareggiabile autorità morale, l’animo nobile e generoso e il grande amore per la popolazione barese, partecipa al lutto che ha colpito la Chiesa e si inchina riverente dinanzi alla salma del venerato Pastore». (Da ” Luci di un’anima” di Mons. Luigi Tancredi).
Ale ore 18.00 di sabato 26 agosto davanti al monumento in suo onore inaugurato a Tortorella il 24 ottobre 1982, in un clima di familiarità e di semplicità, si è celebrata l’Eucaristia per rendere grazie al Signore di questa bella figura di vescovo.
Nell’omelia il parroco don Francesco Alpino partendo dalla Parola di Dio ha sottolineato come Mons. Nicodemo sia stato «un uomo di grande fede (Fides Victoria nostra è il suo motto episcopale) e grande collaboratore della Sede Apostolica nella Chiesa del suo tempo».
Al termine della celebrazione due brevi interventi. Il sindaco di Tortorella Nicola Tancredi ha tracciato il profilo umano, cristiano, culturale e sociale del compianto arcivescovo e ha annunciato che con una delibera di giunta «si è costituita una commissione avente come presidente il Vescovo di Teggiano-Policastro Padre Antonio De Luca che porterà avanti iniziative di studio e approfondimento di questa importante figura della nostra storia non solo locale ma anche nazionale».
Il dirigente scolastico e docente Corrado Limongi ha invece messo in risalto «l’attenzione di Nicodemo ai poveri, alle vittime della mafia (nel tempo in cui fu vescovo di Mileto in Calabria) e il dialogo ecumenico con le Chiese Orientali nel suo ministero a Bari, finestra aperta sull’Oriente grazie anche al comune culto per la figura di San Nicola».
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