Cilento, Cicci ‘mmaretati tra credenze popolari e tradizioni
| di Federico MartinoLa tradizione vuole questo piatto in numerose manifestazioni e posto in giorni diversi come a Casaletto Spartano, dove il 1º maggio gruppi di giovanotti questuanti, vanno di casa in casa a chiedere legumi di ogni tipo. Vengono cotti separatamente e poi la sera nella piazza del paese sono preparati tutti insieme (13 tipi diversi) in una grande caldaia e conditi con olio e sale. I paesani ne prendono una porzione come augurio di prosperità e abbondanza dei raccolti. Mentre a Ispani, si chiama “cuccìa”, dal greco “kykeon” miscuglio. Nella frazione di San Cristoforo, viene allestita ogni anno ad agosto la Sagra della Cuccìa, con giochi per adulti e bambini, una sfilata di costumi d’epoca e al culmine della serata viene servito il tradizionale piatto. A Cicerale dove si chiama “cecciata”, a Castel San Lorenzo e Stio noto come “cicci maritati”, a Pellare, Moio, Vallo della Lucania. Mentre a Castellabate i cicci si cuociono nel giorno dei morti. Un cibo rituale analogo era la pansperma, ottenuta dalla mescola di tutti i semi, presente nella Grecia arcaica: ne ha parlato nel Timeo il grande Platone a proposito dell’azione divina della semenza universale. Un altro esempio di ricchezza di tradizioni, questa volta religiose, sono i riti della settimana santa.
La ricetta:
“Ciccimmaretati” -per 6 persone
Mettete a mollo in contenitori separati dalla sera prima
200 g di ceci,
200 g di lenticchie,
200 g di mais,
200 g di frumento,
400 g di fagioli di varietà diversa, dai cannellini ai neri
200 g di castagne.
Trascorse dodici ore circa dell’ammollo, fate bollire tutti i legumi a fuoco lento per 4/5 ore. Salate. A parte fate soffriggere in una padella olio, peperoncino ed uno spicchio d’aglio. Aggiungetevi quindi ½ litro di sugo di pomodoro. Lasciate cuocere per qualche altro minuto ed aggiungetelo ai legumi. Il piatto è pronto per essere servito. Si consiglia di abbinarlo alla Maracucciata, piatto tipico lentiscosano di cui vi daremo la ricetta prossimamente.
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