Traffico illecito di rifiuti e riciclaggio, 13 arresti in tutta Italia: uno nel Vallo di Diano
| di Redazionedi Pasquale Sorrentino
All’alba di oggi sono scattati 13 arresti in tutta Italia per traffico illecito di rifiuti e riciclaggio. Al termine di una complessa indagine della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, i carabinieri del Noe e i finanzieri del comando provinciale della Guardia di finanza di Taranto hanno arrestato 13 persone nelle province di Lecce, Taranto, Brindisi, Palermo, Cosenza, Reggio Calabria, Salerno, Napoli e Caserta.
Sono tutte ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti sul territorio nazionale e riciclaggio. Secondo gli investigatori e la Direzione distrettuale antimafia – che ha coordinato l’indagine e alla quale il fascicolo è stato trasmesso per competenza dalla Procura di Torino -, i 13 sottoposti a misura cautelare, fra novembre 2018 e novembre 2019, avrebbero messo in piedi un sistema di smaltimento di rifiuti anche pericolosi. tra loro un 42enne di San Pietro al Tanagro.
Tali rifiuti sarebbero stati prodotti nel Centro Italia e, anche a causa di un sopravvenuto blocco dell’import-export verso la Cina, avrebbero deciso di dirottare verso il sud i tir carichi di ogni sorta di immondizia, perché venisse bruciata o tombata nelle campagne. La scelta del Sud Italia – secondo gli inquirenti – è stata dettata sia dai legami che i capi di questa associazione per delinquere avrebbero avuto con camorra e ‘ndragheta, sia dalla logistica, ossia dalla breve distanza da percorrere con i tir per smaltire il carico scottante e, quindi, dalle minori probabilità di controlli su strada. Sotto la lente, anche le cave di Surbo, nel Salento, di Crispiano e San Giorgio, nel Tarantino. Finanza e carabinieri hanno eseguito sequestri per diverse centinaia di migliaia di euro.
La misura cautelare in carcere è stata applicata a Roberto Scarcia, 66 anni, di Taranto; Luca Dicorrado, 32 anni, di Taranto; Davide D’Andria, 40 anni, di Taranto; Francesco Sperti, 56 anni di Manduria; Claudio Lodeserto, 65 anni di Lecce; Oronzo Marseglia, di 57 anni anni di San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi; Palmiro Mazzotta, 74 anni di Surbo, originario di Carmiano; Luca Grassi, 48 anni di Lecce; Salvatore Coscarella, 76 anni di Cosenza; Nestore Coseglia, 55 anni di Marano di Napoli.
Arresti domiciliari, invece, per Franco Giovinazzo, 31 anni di Siderno, in provincia di Reggio Calabria; Antonio Limuli 51 anni di Palermo e Biagio Campiglia, 42 anni di San Pietro al Tanagro, provincia di Salerno.
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