Traffico illecito di rifiuti tra Italia e Tunisia, le reazioni dell’opposizione
| di RedazioneIl mondo della politica commenta l’operazione che ha portato alla scoperta di un traffico illecito di rifiuti tra Italia e Tunisia. Un’inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Potenza che ha coinvolto la Regione con l’arresto di un funzionario attualmente ai domiciliari, insieme ad altri dieci indagati.
Michele Cammarano (M5S)
«Accogliamo con favore la svolta nell’indagine sul traffico internazionale di rifiuti speciali tra l’Italia e la Tunisia. Tuttavia, il problema non è affatto risolto. I rifiuti tornati in Campania sono ancora stoccati, a due anni di distanza, nel comune di Serre, in un’area naturalistica di alto pregio ambientale costituita dall’oasi WWF di Persano e considerata «Zona Umida» di importanza nazionale. A febbraio 2022 il presidente De Luca assicurava che i rifiuti sarebbero stati rimossi entro 6 mesi, ma purtroppo sono ancora lì. Una problematica che non coinvolge solo Serre, ma anche i comuni limitrofi, come testimoniano manifestazioni e proteste dei cittadini. Voglio ricordare che nel corso degli anni come Movimento 5 Stelle abbiamo depositato più volte atti in Consiglio regionale per far luce su questa vicenda. Non possiamo consentire che quell’area, già fortemente provata, sia trattata al pari di una discarica. Chiediamo ancora una volta all’amministrazione regionale di liberare Persano dai rifiuti provenienti dalla Tunisia e la rimozione totale dei rifiuti storici accumulati nel sito». Dichiara il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 stelle Michele Cammarano.
Aurelio Tommasetti (Lega)
«Molti aspetti da chiarire ma facciamo i complimenti alle forze dell’ordine per il lavoro svolto. Non commentiamo le misure cautelari e siamo come al solito garantisti. In ogni caso attendiamo chiarezza sulle condotte illecite evidenziate dalla magistratura. Si ipotizzano reati legati al traffico di rifiuti, che in molti casi avrebbe avuto come esito l’incendio degli stessi e l’abbandono o l’interramento in Africa. Si parla inoltre di un contratto tra una società campana e una tunisina per 120 mila tonnellate di rifiuti, sottoscritto a Polla, e del trasferimento attraverso il porto di Salerno. Più volte siamo intervenuti sui materiali rimpatriati dalla Tunisia e stoccati per lungo tempo a Persano, con diverse ordinanze di proroga della Provincia di Salerno. Il fenomeno ora oggetto dell’inchiesta è una piaga per un territorio come quello campano dove lo smaltimento dei rifiuti diventa spesso un affare, a tinte fosche e dai guadagni assicurati. Condotte gravissime che si consumano sulla pelle dei cittadini. Un plauso alle forze dell’ordine che sono riuscite a far luce su una spirale di illeciti potenzialmente devastante, in cui sarebbero coinvolti vari imprenditori e intermediari, oltre a funzionari pubblici. Tenere sempre alta l’attenzione è l’unico modo per scoraggiare comportamenti illegali e altamente lesivi della salute pubblica». Così Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega.
Virginia Villani (M5S)
«Nel corso delle recenti indagini riguardanti il traffico illecito di rifiuti non riciclabili tra l’Italia e la Tunisia emerge con chiarezza il coinvolgimento attivo dell’Amministrazione regionale, che smentisce le precedenti dichiarazioni del Governatore riguardo alla non implicazione della Campania in tali vicende. Esprimiamo profonda preoccupazione e confermiamo i nostri dubbi sulla gestione negligente di queste delicate questioni da parte della Regione Campania. I cittadini di Serre e dei comuni limitrofi stanno sopportando da oltre due anni l’onere di custodire circa 200 container di rifiuti che, al porto di Salerno, erano arrivati dalla Tunisia, poi stoccati nell’area militare di Persano, un’oasi inestimabile per il suo valore naturalistico. Questo disagio non può essere ignorato, coinvolge intere comunità e minaccia l’ambiente già provato di quest’area. Le manifestazioni dei cittadini e degli agricoltori contro il trasferimento dei rifiuti a Persano dimostrano la ferma volontà di non accettare ulteriori abusi ambientali. È imperativo che la Regione Campania agisca tempestivamente e restituisca ai cittadini l’area di Persano libera da ogni genere di rifiuto. Non possiamo permettere che gli errori delle istituzioni ricadano sulla pelle dei cittadini. È necessario un cambio di rotta nella gestione di queste critiche situazioni». Così la Coordinatrice provinciale del Movimento 5 stelle in provincia di Salerno Virginia Villani sull’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, riguardante il traffico internazionale di rifiuti speciali tra l’Italia e la Tunisia che ha portato agli arresti imprenditori e un funzionario della Regione Campania.
Antonio Iannone
“La Regione Campania è coinvolta in un traffico illecito di rifiuti verso la Tunisia reso possibile dalla concessione di due autorizzazioni rilasciate da un ufficio di Salerno della stessa Regione. Il governatore De Luca e il suo vice Bonavitacola cosa dicono a riguardo? Intrighi e traffici nella gestione dell’immondizia che gettano ulteriore fango sulla Regione Campania e aprono alla necessità da parte di chi amministra l’Ente di vederci chiaro sulla questione, semmai considerando l’eventualità di far rivedere le altre autorizzazioni rilasciate dai funzionari indagati. Insomma, De Luca farebbe meglio a fare il governatore a tempo pieno – ancora per il poco tempo che gli resta dal momento che si avvicina il fine mandato – piuttosto che continuare a fare indecorosi show su web e in tv al solo fine di attaccare la Meloni o altri membri del Governo per nascondere tutti i fallimenti di nove anni di inutile governatorato”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario regionale del partito in Campania.
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