Traffico rifiuti italiani in Tunisia, Legambiente: «Poco chiaro il destino dei container dopo il rientro»
| di Pasquale SorrentinoLegambiente Campania ha inviato una lettera all’assessore all’Ambiente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, al presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero e alla settima commissione “Ambiente, Energia e Protezione Civile”, e alla consigliera regionale Maria Muscarà sul caso dei rifiuti tunisini partiti da Polla oramai quasi due anni fa.
«Nel corso di questi giorni abbiamo appreso del rientro di 212 container provenienti dalla Tunisia, contenenti rifiuti campani illecitamente lì trasportati – si legge nella missiva firmata dalla presidentessa Mariateresa Imparato -. Un rientro nel territorio regionale previsto per la metà di febbraio che segna un primo importante passo per giungere alla conclusione di una questione complessa e che vede il progressivo avanzamento delle doverose indagini volte ad accertare eventuali responsabilità per il traffico di rifiuti dalla Campania verso la Tunisia».
Legambiente vuole capire cosa succederà ai rifiuti una volta rientrati. «Appare, però, ancora poco chiaro quale sarà il destino di questo carico di rifiuti di rientro dalla Tunisia poiché le uniche notizie reperibili al riguardo non provengono sicuramente da fonti istituzionali ma solo quelle giornalistiche, che denunciano, però, una grande segretezza sul destino di questi container dopo il loro rientro. Come Legambiente Campania abbiamo seguito la complessa vicenda sin dai primi giorni e riteniamo che sia più che mai necessario avviare un percorso di gestione del carico di rifiuti di ritorno dalla Tunisia in modo chiaro e trasparente, informando, attraverso i molteplici canali istituzionali ma sempre rispettando l’eventuale segreto investigativo, i cittadini tutti».
Quindi la richiesta. «Chiediamo di poter avere maggiori informazioni sul destino di questi rifiuti in particolare: dove saranno stoccati in attesa delle dovute indagini? Come saranno smaltiti? Chi si occuperà del loro smaltimento? Chiediamo, inoltre, che sia aperto un più chiaro canale di comunicazione rispetto questa delicata questione e vi sia una più diretta e chiara comunicazione di ogni passo, progresso e risvolta, della gestione dei container e dei rifiuti in essi contenuti».
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