Tragedia Campagna, dimesso il carabiniere alla guida dell’auto di Pastore e Ferraro

Tornerà a Terlizzi, oggi, Paolo V ., il carabiniere che era alla guida della Fiat Punto sabato notte, dove hanno perso la vita due colleghi, Francesco Pastore e Francesco Ferraro.

Ieri mattina, il paziente ha avuto un incontro con degli psicologi che lo hanno raggiunto nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Eboli. Il suo stato d’animo è comprensibilmente provato dalla tragedia immane dove ha visto morire due amici, in primis, nonchè colleghi di lavoro. Il conducente della Punto ha riportato tre fratture nell’impatto, tutte guaribili nel giro di qualche mese. Paolo era seduto sul lato sinistro dell’auto.

Pastore e Ferraro erano accanto a lui, alla sua destra. Uno sul sedile anteriore, l’altro sul posteriore. Su quel lato destro della Punto è piombata la Rang Rover bianca guidata da Nancy L ., la 31enne di Campagna lanciata a velocità sostenuta lungo la Statale 91. È probabile che la conducente del Suv stesse superando la Fiat Punto di un pensionato di Campagna, prima di impattadi re contro i tre carabinieri. Il pensionato è il ferito più gravre dell’incidente. Da sabato notte, è ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Battipaglia per la frattura dello sterno e per delle complicanze cardiache.

Sull’asfalto in tanti hanno cercato segni di frenata. Non ce ne sono. Anche per questo motivo, oltre che per la velocità della Rover, l’impatto è costato la vita ai due carabinieri. L’unica indagata è Nancy L., con l’accusa di duplice omicidio stradale.

Il sindaco di Campagna, Biagio Luongo , si è detto favorevole all’installazione di un autovelox lungo la Statale 91. I residenti raccontano di corse folli, in auto e in moto, soprattutto nei fine settimana. A tutte le ore. «L’ente proprietario della strada è l’Anas. Ci rivolgeremo a loro per avere l’autorizzazione- spiega Luongo- così come dovremo aspettare il placet del prefetto di Salerno. Seguiremo la legge alla lettera, faremo di tutto per evitare altre tragedie simili, altre morti assurde».