Tragedia di Agropoli: Annalisa uccisa con 10 coltellate, per lui fatale fendente alla giugulare
| di Antonio VuoloDieci coltellate, di cui una letale alla carotide, hanno ucciso Annalisa Rizzo. Fatale per Vincenzo Carnicelli, invece, un fendente alla giugulare. E’ quello che emerge dalla autopsia sui due coniugi, lei 43 anni e lui 63 anni, che lunedì mattina sono stati trovati senza vita, ad Agropoli, nella loro abitazione in via Donizetti. L’autopsia sui due corpi è stata eseguita oggi pomeriggio, presso la sala mortuaria dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, dal medico legale Adamo Maiese.
Dall’esame autoptico sono emerse diverse ferite che lascerebbero presupporre il tentativo della donna di difendersi. Ma resta, tuttavia, ancora tutta da ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, nonostante l’ipotesi dell’omicidio-suicidio resti al momento la più plausibile per i carabinieri della Compagnia di Agropoli, diretti dal capitano Giuseppe Colella.
I due coniugi sono stati trovati uno addosso all’altra sul pavimento, nella stanza da letto della figlia. La ragazzina di 13 anni, invece, dormiva in camera matrimoniale e non si sarebbe accorta di nulla. Lunedì mattina sarebbe stata svegliata dalla nonna materna la quale, non ricevendo alcuna risposta al telefono dalla figlia, con cui era solita sentirsi, si è recata nell’appartamento dove è poi avvenuta la tragica scoperta. L’ipotesi al vaglio dei carabinieri è che l’uomo, 63 anni, pizzaiolo, si sarebbe tolto la vita dopo essersi reso conto di aver ammazzato Annalisa, un’impiegata di banca presso la filiale della Bcc Magna Graecia di Vallo della Lucania, tagliandosi alla giugulare. Ma non è escluso che i due, al culmine della lite, potrebbero essersi colpiti a vicenda.
La famiglia della donna, rappresentata dall’avvocato Leopoldo Catena, ha nominato un consulente di parte, Gabriele Casaburi, che ha assistito all’esame autoptico. A rappresentare, invece, la famiglia del 63enne è l’avvocato Antonio Mondelli. Oggi intanto è stata sentita dagli inquirenti, in modalità protetta, anche la figlia.
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