Tragedia Eboli, autopsia: «I pitbull hanno spezzato la colonna vertebrale al bambino»
| di Luigi MartinoTrauma cerebrale, frattura alla colonna vertebrale, ferite lacero contuse e diverse fratture scomposte. E’ quanto emerso dall’autopsia sul corpo di Francesco Pio D’Amaro, il piccolo di 13 mesi sbranato da due pitbull a Campolongo, lunedì scorso. L’esame, durato diverse ore, è stato eseguito mercoledì mattina dal medico legale Adamo Maiese all’obitorio dell’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli e oggi, nel giorno dei funerali, sono emersi i primi dettagli. Un quadro agghiacciante che consegna la verità cruda di quanto accaduto in quella villetta dove vivevano quattro pitbull di proprietà di Gaia Sabato e Fabio Fiorillo. I due attualmente risultano indagati insieme alla mamma di Francesco Pio, Paola Ferrentino, e a Simone e Giuseppe Santoro, zii del piccolo. Sono accusati di concorso in omicidio colposo per omessa custodia degli animali.
Cosa è successo
Quella mattina il bambino era in braccio allo zio Giuseppe. Due dei quattro pitbull hanno attaccato il ragazzo alla gamba e poi gli hanno strappato il piccolo dalle braccia. Francesco Pio è morto in una manciata di minuti, dilaniato dalle mascelle possenti dei due animali. L’uomo ha cercato di proteggere il nipote, aiutato anche dall’altro zio e dalla mamma che è immediatamente accorsa richiamata dalle grida d’aiuto. Ma non c’è stato nulla da fare. I morsi dei pitbull gli hanno spezzato la colonna vertebrale. Quando i soccorritori sono giunti sul posto, un’infermiera ha strappato quello che restava della tutina del bambino per individuare un punto per poter applicare il defibrillatore. Ma nulla, tutto inutile.
I controlli in città
In risposta alla ferma richiesta del sindaco di Eboli, Mario Conte, la polizia municipale è stata incaricata di aumentare la frequenza dei controlli, rispettando le leggi vigenti che in alcuni contesti richiedono l’impiego della museruola per prevenire eventi tragici come quello recentemente accaduto in città. Secondo quanto affermato dagli inquirenti, i due pitbull, in passato, avevano già ucciso un altro cane, loro padre. «Bisogna effettuare controlli più serrati – ha ribadito il sindaco Conte – anche per strada per evitare incidenti in cui possono essere coinvolti i cani e i passanti. Da questo punto di vista saremo intolleranti e la polizia municipale sarà molto vigile. Purtroppo, il dolore per la dipatita di Francesco Pio sarà difficilmente superabile e in questa circostanza la comunità ebolitana deve essere unita».
Articoli correlati:
- Bambino sbranato e ucciso da due pitbull: aveva solo 15 mesi. Ferita la madre
- Eboli, bimbo sbranato da pitbull. L’esperta: «Non ci sono cani su cui mettere le stigmate»
- Eboli, bimbo sbranato da pitbull: cani portati via. Forse saranno abbattuti
- Tragedia Eboli, i due pitbull avevano già sbranato un altro cane
- Francesco Pio strappato dalle braccia dello zio: i pitbull lo hanno ucciso in pochi secondi
- Bambino sbranato dai cani: «I pitbull di Campolongo non saranno soppressi»
- Bimbo sbranato dai cani: 5 indagati
- Truffa online e riciclaggio di denaro: nei guai la padrona dei pitbull che hanno ucciso il bambino
- Oggi i funerali di Francesco Pio, il bimbo di 1 anno morto azzannato dai pitbull. Lutto cittadino a Eboli
- Ai funerali di Francesco Pio lacrime e una canzone: «Un dolore indescrivibile»
- Eboli, bimbo sbranato dai cani: fatali i morsi alla nuca e al collo. Oggi i funerali
©Riproduzione riservata