Tragedia nei campi di Santa Chiarella: morto 41enne. Nessuna inchiesta

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Tragedia nei campi di Santa Chiarella: morto 41enne. Nessuna inchiesta

Un’altra vita spezzata dalla pericolosità del lavoro nei campi. Ieri mattina, intorno alle 11, Francesco Siani, 41 anni, originario di Battipaglia, ha perso la vita in un tragico incidente mentre stava utilizzando un Bobcat nel suo terreno a Santa Chiarella, frazione di Eboli.

Secondo una prima ricostruzione, Siani si era fermato per controllare il macchinario. Forse un guasto improvviso, un rumore insolito o un’operazione di pulizia lo hanno spinto a intervenire sotto il mezzo agricolo. Pochi istanti dopo, il Bobcat si è ribaltato, schiacciandolo fatalmente. I soccorritori del 118, giunti immediatamente sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Le lesioni interne, in particolare lo schiacciamento del torace e dei polmoni, non gli hanno lasciato scampo.

Un dramma annunciato?

L’incidente, classificato come fatale, pone nuovamente l’attenzione sui rischi legati all’uso di macchinari agricoli. Non è la prima volta che nella Piana del Sele si registrano episodi simili: spesso trattori e altri mezzi pesanti diventano protagonisti di tragedie.

Gli accertamenti, coordinati dal pubblico ministero Elena Cosentino e condotti dai carabinieri di Eboli sotto la guida del capitano Greta Gentili e del maresciallo Valentino Minelli, hanno escluso responsabilità di terzi. La manutenzione del Bobcat sembra essere al centro della dinamica: un gesto abituale, apparentemente innocuo, si è trasformato in una fatalità.

Il dolore della comunità

La notizia ha scosso profondamente Battipaglia, dove Siani era molto conosciuto. La moglie, Ornella Della Corte, e la figlia Valentina, sono state raggiunte dalla tragica comunicazione nella tarda mattinata. “Francesco non c’è più” è stato il messaggio che ha raggelato familiari e amici.

La salma è stata trasportata all’obitorio di Battipaglia, dove è stata allestita la camera ardente. I funerali si terranno oggi pomeriggio, alle 16, nella chiesa del Sacro Cuore.

Una scia di sangue nei luoghi di lavoro

Il caso di Siani è solo l’ultimo di una serie di tragedie che hanno colpito la Piana del Sele e le zone limitrofe nell’ultimo mese. Il 26 novembre, Andrii Chufus, 32 anni, ha perso la vita in una cava di Battipaglia, travolto da un mezzo meccanico. Il 15 novembre, Gennaro Buono, 60 anni, è deceduto al Ruggi d’Aragona dopo essere rimasto incastrato in un macchinario a Montecorvino Pugliano. Pochi giorni prima, l’8 novembre, Singh Manjinder, un operaio indiano di 49 anni, è morto schiacciato da un trattore a Eboli.

Questi numeri evidenziano l’urgenza di interventi mirati per aumentare la sicurezza sul lavoro, specialmente in settori ad alto rischio come l’agricoltura e l’edilizia. La morte di Francesco Siani, così come quelle che l’hanno preceduta, deve rappresentare un monito per evitare che simili tragedie si ripetano.

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