Tragedia Palinuro, Margarita sarà cremata. Famiglia: «Ceneri sui sentieri del Cilento»
| di Luigi MartinoSarà cremato il corpo della piccola Margarita, la bimba di 5 anni morta a Palinuro sabato pomeriggio. La volontà della famiglia è di disperdere le ceneri su una delle vette del Cilento. Oggi presenteranno istanza alla procura di Vallo della Lucania per avere tutte le autorizzazioni ma la risposta, per legge, potrebbe essere negativa. In attesa, la salma della bimba di 5 anni resta nella sala mortuaria dell’ospedale San Luca. «Una tragedia immane, andiamo avanti con le indagini ma non ci sono parole per l’immenso dolore che ha colpito questa famiglia». Il procuratore capo Antonio Ricci da due giorni ha un fascicolo aperto. Da parte sua la procura di Vallo andrà fino in fondo per accertare eventuali responsabilità sulla morte della piccola Margarita.
La tragedia Il sentiero del Fortino è stato posto sotto sequestro, saranno effettuati dei sopralluoghi con degli ingegneri consulenti della Procura per verificare la sicurezza del tracciato. Al momento non c’è alcuna iscrizione nel registro degli indagati. Anche i genitori rischiano di finire nelle indagini per omicidio colposo. La piccola di 5 anni è morta nella tarda mattinata di sabato mentre con percorreva il sentiero alle spalle del porto di Palinuro. Era con la mamma, il papà, le tre sorelline e il fratellino. Avevano iniziato il percorso non dal porto ma dalla stazione metereologica nei pressi del faro per poi proseguire verso capo Palinuro. Dopo il sentiero turistico la famiglia tedesca ha proseguito per il tratto riservato agli escursionisti. Un percorso non facile e particolarmente insidioso. In fila indiana sono stati visti inoltrarsi nella vegetazione. Arrivati al Fortino è accaduta la tragedia. Margarita probabilmente si è sporta troppo verso il dirupo. Una parete rocciosa che cade a picco nel mare. Pochi terribili attimi. Margarita scivola, e precipita giù come un sasso. La scena straziante davanti agli occhi impotenti dei genitori. Il papà l’ha vista precipitare nel vuoto senza poter fare niente. Aveva il figlio più piccolo in braccio. Margarita è caduta in mare dopo un volo di 50 metri. Il suo corpo è stato recuperato privo di vita alle spalle della Grotta Azzurra. Uno degli angoli più suggestivi e panoramici della costiera cilentana teatro di una tragedia infinita.
LE FOTO DEL GIORNO DELLA TRAGEDIA
Il monito di Ricci «Lo scorso anno la morte di Gautier ora la piccola Margarita. Sarà necessario – dice il procuratore Ricci – rendere questi percorsi più sicuri attraverso maggiori informazioni e controlli. Bisognerà spiegare come e a chi sono accessibili senza mettere a rischio la vita delle persone». Occorre poi da parte di tutti un grande senso di responsabilità. La bimba è morta per annegamento. Dopo l’esame esterno eseguito dal medico legale Adamo Maiese la salma è stata trasferita al San Luca per consentire ai genitori di organizzare il trasferimento in Germania. Scene strazianti quando sabato sera i genitori con il fratellino più piccolo sono arrivati all’obitorio. La mamma è esplosa in un pianto disperato. Non avrebbe mai voluto lasciare il corpo di sua figlia nella gelida stanza della sala mortuaria. La famiglia tedesca insieme agli altri figli ha fatto ritorno a Salerno dove da qualche settimana alloggia in una struttura turistica ed ieri pomeriggio sono tornati nel Cilento.
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