Travolse e uccise due carabinieri e un anziano: Nancy Liliano subito alla sbarra

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Travolse e uccise due carabinieri e un anziano: Nancy Liliano subito alla sbarra

La tragedia avvenuta la notte del 6 aprile dello scorso anno lungo la strada che collega Eboli a Campagna avrà presto il suo epilogo giudiziario. La procura di Salerno ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per Nancy Liliano, accusata di omicidio stradale per la morte di due carabinieri e di un anziano. La donna, secondo le indagini, avrebbe perso il controllo del veicolo a causa dell’eccessiva velocità, causando il drammatico incidente.

Il procedimento si terrà dinanzi a un giudice monocratico, come stabilito dal decreto del giudice per le indagini preliminari, che ha escluso eventuali aggravanti legate a guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nelle carte dell’accusa, infatti, non vi è alcun riferimento a tali condizioni.

La dinamica dell’incidente

Secondo le perizie effettuate, la Range Rover condotta da Liliano viaggiava a una velocità compresa tra i 128 e i 133 chilometri orari, una velocità ben superiore ai limiti consentiti e non adeguata alle condizioni della strada. Questa condotta avrebbe portato la donna a non riuscire a controllare il mezzo, determinando l’impatto con la Fiat Punto dei carabinieri.

Alla guida dell’auto di servizio vi era il maresciallo Paolo Volpe, che rimase gravemente ferito, mentre i suoi colleghi Francesco Pastore e Francesco Ferraro persero la vita sul colpo. Dopo il primo impatto, la Range Rover, a causa della forte energia cinetica accumulata, avrebbe ruotato di 180 gradi, invadendo la corsia opposta e travolgendo la vettura guidata da Cosimo Filantropia, l’anziano che rimase anch’egli ucciso nell’incidente.

Le parti coinvolte nel processo

Sono undici le parti civili riconosciute nel procedimento, tra cui i familiari delle vittime e il maresciallo Volpe, rimasto ferito. La procura di Salerno, con il procuratore capo Giuseppe Borrelli e il vicario Luigi Alberto Cannavale, contesta a Liliano la colpa per “negligenza, imperizia e imprudenza“, evidenziando come l’eccessiva velocità sia stata determinante per il verificarsi della tragedia.

A difendere l’imputata sarà l’avvocato Antonio Boffa. Il processo avrà inizio nel mese di febbraio, quando il giudice dovrà stabilire le responsabilità della donna e l’eventuale condanna per il reato di omicidio stradale. L’attesa è alta tra i familiari delle vittime, che sperano in una giustizia rapida e severa per quanto accaduto.

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