Treni, riapre a metà la linea storica Salerno-Napoli: i disagi per i pendolari non finiscono qui
| di Luigi MartinoDopo due mesi di disagi e trasporto sostitutivo, è ripresa la circolazione dei treni su una parte della linea “storica” Napoli-Salerno. Lo stop si era reso necessario per consentire a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) di effettuare importanti interventi di manutenzione straordinaria e potenziamento infrastrutturale durante il periodo estivo. I lavori, iniziati il 4 luglio, hanno interessato vari tratti della linea ferroviaria, tra cui quelli tra Napoli e Torre Annunziata, fino a Nocera Inferiore.
Per due mesi, oltre 150 tecnici di RFI e delle imprese appaltatrici sono stati impegnati su cinque cantieri operativi contemporaneamente 24 ore su 24. Gli interventi hanno riguardato la realizzazione di una nuova viabilità nel Comune di Ercolano, con l’obiettivo di eliminare tre passaggi a livello sulla linea Napoli-Salerno, l’impermeabilizzazione del binario sul viadotto borbonico a Torre Annunziata, e l’impermeabilizzazione dell’impalcato di un ponte a Torre del Greco. Complessivamente, RFI ha investito circa 21 milioni di euro per la realizzazione di queste opere, che fanno parte del piano di manutenzione straordinaria della linea, percorsa ogni giorno da circa 80 treni regionali e a lunga percorrenza.
Mentre i lavori su gran parte della linea storica sono stati completati, resta ancora in sospeso la situazione sul tratto tra Nocera Inferiore e Salerno, interrotto da gennaio scorso a causa di una frana alle porte di Salerno, prima della galleria di Vietri sul Mare. Secondo quanto riferito da Emiddio Ventre, rappresentante del Comitato Linea Storica Napoli Salerno, i lavori di messa in sicurezza su questo tratto hanno subito ulteriori rallentamenti.
«Negli ultimi giorni – ha dichiarato Ventre – ci erano arrivate voci di un blocco dei lavori per problemi amministrativi, ma speravamo non fossero vere. Purtroppo, il 2 settembre 2024, alle 10 del mattino, abbiamo constatato che tutto era fermo: nessun operaio o tecnico all’opera, solo una ruspa immobile sui binari. Come pendolari, ci sentiamo presi in giro».
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