Trovato morto nel fiume Calore, disposta l’autopsia sul 25enne indiano
| di Redazione
Il giallo della morte di Sandhu Gurmeet Singhi, 25enne di origine indiana, si infittisce. Il suo corpo è stato ritrovato ieri lungo la riva del fiume Calore, a Serre, nascosto tra i rami, dopo ore di ricerche condotte dai carabinieri di Eboli, vigili del fuoco e protezione civile. Ora sarà l’autopsia a stabilire cosa sia realmente accaduto.
Tre le ipotesi al vaglio degli inquirenti: omicidio, suicidio o caduta accidentale. Al momento, nessuna pista viene esclusa dai carabinieri, che stanno lavorando sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Salerno.
L’allarme era scattato dopo mezzogiorno, quando il giovane non aveva fatto rientro a casa. Preoccupati, gli amici avevano segnalato la sua scomparsa, dando il via alle ricerche. Intorno alle 13, i carabinieri, agli ordini del capitano Greta Gentili, hanno avviato le operazioni, concentrandosi prima sul luogo dove era stato trovato il motorino del ragazzo, una zona isolata nei pressi di Ponte Calore.
Col passare delle ore, le ricerche si sono spostate lungo il corso del fiume. Vigili del fuoco, soccorritori fluviali e protezione civile hanno battuto l’area fino al tragico ritrovamento: il corpo senza vita del giovane giaceva lungo la riva, in una zona nascosta dalla vegetazione. Per il recupero è stato necessario l’intervento di un gommone della sezione di Altavilla Silentina. Ora l’attenzione si sposta sull’esame autoptico, che dovrà chiarire le cause del decesso.
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