Trovato un milione di euro sotto terra dalla guardia di Finanza
| di Luigi MartinoUn’operazione su vasta scala della Guardia di Finanza e dei Carabinieri ha portato a una serie di arresti e sequestri che hanno scosso la provincia di Salerno. La Compagnia della Guardia di Finanza di Battipaglia, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura di Salerno, ha eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Salerno nei confronti di 47 indagati. Di questi, 13 sono finiti in carcere, 24 agli arresti domiciliari e 10 sono stati sottoposti a misure interdittive. I reati contestati includono associazione a delinquere, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, riciclaggio, autoriciclaggio e frode fiscale.
Il ritrovamento sotto terra
Tra i numerosi dettagli emersi durante l’operazione, uno dei più sorprendenti riguarda il ritrovamento di un milione di euro in contanti, sotterrato nel giardino di una delle abitazioni degli indagati a Capaccio Paestum. Le banconote, sigillate in buste di cellophane, erano ben nascoste, ma sono state scoperte durante le perquisizioni effettuate dagli investigatori.
Dettagli dell’operazione
Le indagini, avviate nel 2020, hanno rivelato un sistema sofisticato e ben organizzato per il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttando i cosiddetti “Click Day” dei Decreti Flussi. Questo sistema permetteva a cittadini extracomunitari di ottenere il nulla osta per l’ingresso in Italia tramite documenti falsi o inesistenti. Le tariffe per questi servizi variavano: 1.000 euro per ogni istanza inoltrata, 2.000 euro per ogni nulla osta kit e visto rilasciato, e ulteriori 2.000 euro per ogni fittizio contratto di lavoro firmato. Le attività illecite sono state condotte con la collaborazione di imprenditori, addetti ai patronati e liberi professionisti.
Provvedimenti cautelari
L’operazione ha portato anche al sequestro preventivo di un terreno a Battipaglia e di beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro, ritenuti proventi delle attività illecite. Durante le perquisizioni sono stati trovati circa 300.000 euro in contanti e un libro mastro delle operazioni fittizie.
Sviluppi investigativi
L’adozione di provvedimenti d’urgenza si è resa necessaria poiché alcune delle persone coinvolte stavano progettando di trasferirsi in paesi nordafricani, dove avevano basi logistiche. Il Procuratore Nazionale Antimafia ha coordinato le attività investigative, che hanno permesso di ricostruire l’intero sistema illecito e individuare una rete di persone coinvolte nella gestione delle pratiche burocratiche e nel riciclaggio dei proventi.
Le fasi successive
Gli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare saranno ulteriormente vagliati nelle successive fasi di giudizio. Le accuse, attualmente condivise dal giudicante, potrebbero subire diverse valutazioni man mano che le indagini proseguono e si approfondiscono.
©Riproduzione riservata