Coinvolte persone di Castellabate
| di Biagio CafaroNella maxi truffa che ha visto 25 perquisizioni, 160 pc e 5 router sequestrati, 41 persone denunciate a piede libero e ben 1,6 milioni di euro di proventi illeciti, erano implicati alcune persone di Castellabate. Dopo oltre due anni di indagini condotti dalla guardia di finanza di Civitanova Marche, sono giunte 41 denunce a piede libero nei confronti di persone residenti a Macerata, Porto Potenza, Pollenza, Montecosaro, Civitanova, Marche, Morrovalle, Monto San Giusto, Treia, Porto San Giorgio, Montegranaro e la cilentana Castellabate. Il sistema era ben architettato. Erano stati posizionati dei computer all’interno di diversi esercizi pubblici e abilitati all’accesso ai siti di poker on-line. Vedeva la partecipazione di 4 giocatori al tavolo on-line e con un software si riuscivano a vedere le carte degli altri giocatori. Oltre al banco virtuale e i giocatori vi era anche il baro virtuale, figura svolta dal figlio del promotore che dalla sua abitazione controllava i vari tavoli. Il promotore della truffa, oltre ad aver architettato l’illecito on-line che ha portato al guadagno di 1,6 milioni di euro, avrebbe anche evaso il fisco, risultando un nulla tenente.
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