Camerota, la tassa di soggiorno per migliorare i servizi
| di Rito RuggeriMarina di Camerota sarà la prima località turistica del Cilento ad applicare la tassa di soggiorno. Il Comune, farà entrare in vigore il contributo obbligatorio aggiuntivo (da 50 centesimi ad un euro e 50) per tutti i turisti che sceglieranno di soggiornare in hotel. Il provvedimento entrerà in vigore il prossimo anno ma, già questo pomeriggio, il vicesindaco di Camerota Pierpaolo Guzzo, con delega al bilancio, presenterà un emendamento in Consiglio Comunale assieme al bilancio di previsione. A livello economico, la tassa sarà suddivisa in base alla categoria dell’hotel e in base all’età del turista, nel limite massimo di un euro e cinquanta a notte. “Solo gli amministratori di una piccola cittadina turistica possono capire perché oggi è necessario istituire la tassa di soggiorno” spiega il sindaco di Camerota Domenico Bortone, facendo riferimento al magrissimo bilancio comunale, “che da solo non consentirebbe di mantenere uno standard elevato di servizi per i turisti e i cittadini”. Proprio i cittadini, del resto, sono la vera preoccupazione del Comune: “Non possiamo tassarli ulteriormente – aggiunge il vicesindaco Guzzo – ma non vogliamo neppure penalizzare i turisti. Il nostro intento è discutere con gli operatori e individuare la strada migliore per applicare l’ imposta senza danneggiare nessuno”. L’ obiettivo, è chiaro, è fare cassa. Ma non in maniera indiscriminata. Numeri alla mano, l’ingresso della tassa di soggiorno diventa strategico per continuare a sviluppare progetti turistici, in un’epoca in cui da Roma il governo centrale taglia sempre più risorse ai Comuni.
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