Ubicazione stazione alta velocità a Padula, Noi Moderati Vallo di Diano rispondono alla sindaca Cimino
| di Antonio Vuolo«Dopo quanto dichiarato dalla sindaca di Padula Michela Cimino, all’indomani dell’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Giuseppe Bicchielli, (NM) al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti sull’ubicazione della futura stazione ferroviaria dell’Alta Velocità, prevista da RFI nel territorio di Padula, con la quale la sindaca invita ‘’a ragionare come territorio mettendo da parte logiche campanilistiche e distruttive’’ rispondiamo nel merito, cercando di chiarire oggettivamente come stanno i fatti e soprattutto cercando di arginare la disinformazione dilagante tra i cittadini e i politici del Vallo di Diano, alla ricerca della verità». E’ quanto scrivono in una nota i membri di Noi per Sala e Noi Moderati Vallo di Diano.
«Pertanto, in risposta alle dichiarazioni della sindaca, Noi Moderati Vallo di Diano, nel sottolineare la strategicità dell’opera, immaginata per offrire in primis, un servizio di mobilità urbana multimodale, sostenibile con una migliore gestione delle aree contigue ai cittadini di un territorio marginalizzato per troppi anni e privato di ogni servizio pubblico e successivamente anche come vettore di trasporto dei turisti e visitatori, non solo del sito Unesco della Certosa di San Lorenzo, di cui non si discute la maestosità, ma anche del sito Unesco del borgo di Teggiano, unico e singolare attrattore turistico locale, grazie alla straordinarietà del suo patrimonio storico artistico e culturale, delle bellezze naturalistiche delle grotte di Pertosa- Auletta, del sito di Roscigno Vecchia, dell’antica Volcei, il Battistero Paleocristiano di San Giovanni in Fonti e di tutti gli altri siti storici, culturali e paesaggistici dell’intero comprensorio e del limitrofo territorio lucano» si legge ancora.
«Per quanto ci riguarda, non si può immaginare lo sviluppo di un’area interna omogenea del sud Italia, come quella del Vallo di Diano, facendo perno su un solo comune e la sua Certosa o di un piccolo comprensorio. Questo sì, vuol dire davvero ‘’essere campanilisti’’. Noi per Sala Movimento Civico e Noi Moderati a differenza di tutti gli altri, immaginiamo e soprattutto lavoriamo per la coesione dell’intero territorio al fine di porre le basi per uno sviluppo comune e condiviso soprattutto dai cittadini con progetti, strategie e visione futura, con il fine di aggregare e non distruggere, magari discutere, quello sì, ma sempre e comunque a fin di bene e soprattutto per la valorizzazione, il rilancio e lo sviluppo del Vallo di Diano, che dovrà avvenire con il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio, anche quelli politici, con i quali ci piacerebbe confrontarci e in ultima istanza con tutti i cittadini che desiderano apportare il loro contributo».
«Per tale motivo respingiamo al mittente le accuse di ‘’ logiche campanilistiche e distruttive’’ liquidate come un maldestro tentativo di far male al Vallo di Diano’’ indirizzate al nostro partito e all’On. Giuseppe Bicchielli, che ha recepito le istanze dei cittadini di questo territorio e dopo una attenta analisi, valutati i benefici della controproposta, considerando i servizi essenziali quali già presenti in loco, di pubblica sicurezza, pubblica utilità ed approccio diretto ai servizi sanitari inoltrato al ministro competente l’interrogazione parlamentare tanto discussa. La situazione è questa, ci troviamo di fronte ad un’opera strategica che attraverserà il nostro comprensorio con in progetto una stazione, nella quale, per motivi meramente economici, fermeranno un numero di treni proporzionale alla presenza dell’utenza. Lasciando da parte tutte le considerazioni fatte dai famigerati tecnici di RFI, portatori di verità, che a nostro modo di vedere non conoscono il comprensorio in cui operano, ci preme fare noi delle considerazioni e condividerle con i cittadini».
«Per motivi geografici, incontestabili, i due probabili siti di ubicazione della futura stazione, Sala Consilina/Atena Lucana e Padula/Buonabitacolo hanno potenziali bacini di utenza distinti e per brevità di comprensione riportati nell’allegata immagine, da cui scaturiscono considerazioni oggettive, numeri e connessioni con la futura stazione. Come è facile notare, dal probabile sito di Sala Consilina/Atena, con un tempo massimo di 30-40 minuti, grazie alla viabilità esistente, è possibile raggiungere un bacino di utenza di circa 280.000 abitanti afferenti al ‘’Comprensorio 1’’ dei territori interessati ricadenti soprattutto nella provincia di Potenza dando servizi a due regioni Campania e Basilicata. Di contro, dal probabile sito di Padula/Buonabitacolo nello stesso tempo e con la viabilità esistente possono essere raggiunti al massimo 30000 abitanti afferenti al ‘Comprensorio 2’».
«Inoltre considerando quanto dichiarato dal prof. Roberto Zucchetti referente di RFI, nella relazione conclusiva del dibattito pubblico sulla linea AV Salerno-Reggio Calabria Lotto 1b e 1c, pag. 73, in merito ai servizi dei vettori Frecciarossa e Italo a servizio dei territori, emerge che ‘’la possibilità di avere servizi di qualità, come quelli resi da Frecciarossa o Italo, non saranno condizionati dalle caratteristiche della linea ma dalla domanda che i territori sapranno esprimere e concentrare in pochi punti di ‘’interscambio’’ questo vuol dire che se i territori non sapranno offrire alla futura stazione di AV una adeguata utenza, i treni Frecciarossa e Italo potrebbero non avere alcun interesse a fermarsi e quindi fornire al territorio un servizio parziale e inadeguato. Il rischio è concreto, quindi puntare su Padula e il suo bacino di utenza potrebbe compromettere la fermata dei treni e quindi paradossalmente potremmo avere la stazione ma non i treni, che all’interno di essa passeranno senza fermarsi. Per tale motivo, visti i dati dei rispettivi bacini di utenza dei due siti candidati alla ubicazione della nuova stazione, Noi Moderati Vallo di Diano ha assunto una posizione netta a favore dell’ubicazione della stazione a Sala Consilina/ Atena Lucana al fine di scongiurare il rischio di avere l’infrastruttura e non avere il servizio. Questa è e sarà la nostra mission. Infine volendo chiarire ogni ragionevole dubbio di merito diciamo che non è una strategia elettorale ma una logica di interesse collettivo per tutto il territorio Valdianese. Vogliamo altresì dichiarare con questo comunicato che non ci fermeremo, andremo avanti nel solco tracciato perché sono soldi dei contribuenti e devono essere spesi per pubblica utilità. E’ utile ricordare a chi ha la memoria corta che il vallo di Diano aveva in passato la sua ferrovia e le sue stazioni, che sono state chiuse e la linea dismessa, proprio a causa della bassa utenza Oggi consapevoli della nostra storia e di quanto accaduto non vorremmo accadesse la stessa situazione».
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