Udienza fiume sull’omicidio di Angelo Vassallo: attesa per la decisione del Riesame

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Udienza fiume sull’omicidio di Angelo Vassallo: attesa per la decisione del Riesame

La Cittadella giudiziaria di Salerno, teatro di un’intensa giornata di udienze legate all’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, assassinato il 6 settembre 2010, ha fatto da contenitore all’udienza fiume del Riesame. Dopo 14 anni di misteri, l’indagine sul delitto che sconvolse l’intero Cilento resta ancora irrisolta, ma nelle scorse ore i riflettori si sono accesi sui ricorsi presentati da tre dei quattro destinatari di misure cautelari.

Le discussioni, iniziate nel pomeriggio di lunedì, si sono concluse solo alle 23.45, dopo ore di confronti serrati tra avvocati difensori e Procura. Al centro dell’udienza, le richieste di attenuazione delle misure cautelari per gli indagati, in un procedimento giudiziario che si conferma complesso e ricco di elementi ancora da chiarire.

Il caso Cipriano e le accuse contro Cioffi

La prima udienza della giornata, dedicata a Giuseppe Cipriano, si è chiusa nel tardo pomeriggio dopo circa tre ore di dibattito. L’imprenditore scafatese, rappresentato dall’avvocato Giovanni Annunziata, ha ribadito la propria estraneità ai fatti, come già sostenuto durante l’interrogatorio di garanzia. «Non ci sono elementi concreti contro il mio assistito», ha sottolineato Annunziata al termine della discussione.

A seguire, è stata la volta dell’udienza per Lazzaro Cioffi, ex brigadiere dei carabinieri, indicato da Romolo Ridosso – unico indagato in carcere a non aver presentato ricorso – come esecutore materiale dell’omicidio. Anche in questo caso, il dibattito è stato lungo e articolato, durando oltre tre ore. L’avvocato Giuseppe Stellato ha evidenziato come le accuse si fondino su «elementi indiziari privi di certezze», lasciando aperta la possibilità di una svolta decisiva.

Il caso Cagnazzo e la Procura in aula

La giornata si è conclusa con la discussione relativa al colonnello Fabio Cagnazzo, rappresentato dall’avvocato Ilaria Criscuolo. Anche questa udienza, come le precedenti, ha visto un acceso confronto tra le parti, concludendosi poco prima della mezzanotte. «È stata un’udienza intensa, caratterizzata da discussioni approfondite da parte di tutti i difensori. Ora attendiamo la decisione del Riesame», ha commentato Criscuolo.

In aula era presente anche la Procura, rappresentata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli e dal team di magistrati che sta conducendo l’inchiesta: Marco Colamonaci, Francesco Rotondo ed Elena Guarino. Durante le discussioni sono stati riepilogati i principali sviluppi del caso, ma non sarebbero emersi nuovi elementi rispetto a quanto già noto.

L’attesa per il verdetto

Ora la parola passa al tribunale del Riesame, che dovrà decidere se accogliere o respingere le richieste di affievolimento delle misure cautelari. Sebbene la scadenza per il verdetto sia fissata a venerdì, non si esclude che la decisione possa arrivare già nelle prossime ore. Un momento cruciale per un’indagine che, a distanza di anni, continua a cercare risposte su uno dei delitti più enigmatici della cronaca italiana.

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