Un Barbiere di Siviglia a Palinuro
| di Raffaele GalatoBisogna lodare l’amministrazione comunale di Centola, e in particolare il sindaco Romano Speranza che, nel folto del calendario di eventi cilentani, ha avuto la volontà (ribadita nel suo intervento di saluto e ringraziamento a fine rappresentazione) ed il “coraggio” di inserire appuntamenti dedicati alla grande opera lirica.
L’estate è periodo di vacanze, di mare, di distrazione, ma riservare momenti di spettacolo alla “grande musica” non fa che aumentare il fascino del nostro territorio che così apre i suoi confini verso momenti culturali (ricordiamoci peculiarmente italiani: l’opera lirica nasce in Italia a cavallo tra il XVI e XVII secolo) che offrono ai turisti serate da ricordare ed a noi cilentani la possibilità di godere di opportunità difficilmente rinvenibili sul nostro territorio.
Ieri sera, nel grazioso spazio dell’anfiteatro dell’antiquarium di Palinuro, è andato in scena il melodramma buffo di Cesare Sterbini musicato da Gioacchino Rossini (enfant prodige della grande musica italiana dell’800) e tratto dall’omonima commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, per la regia di Katia Ricciarelli.
La serata è trascorsa gradevolmente tra le arie rossiniane, la leggera brezza marina ed i pini del parco che fanno da complemento al piccolo anfiteatro.
Il pubblico, numeroso, non ha lesinato applausi ed apprezzamenti a cantanti ed orchestrali che hanno saputo trasmettere emozioni ed il senso “buffo” dell’opera.
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