Unione Comuni Paestum Alto Cilento: entrano Castelnuovo, Omignano e Salento
| di Antonio VuoloCastelnuovo Cilento, Omignano e Salento entrano a fare parte dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento. Durante il Consiglio Generale, che si terrà mercoledì 20 Settembre, presso il Palazzo Baronale De Conciliis di Torchiara, i tre comuni aderiranno all’ente, aggiungendosi agli altri 12 membri: Capaccio Paestum, Agropoli, Giungano, Cicerale, Ogliastro Cilento, Prignano Cilento, Torchiara, Rutino, Laureana Cilento, Lustra, Perdifumo e Albanella.
Tre importanti adesioni che avvengono in momento cruciale per l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento che, negli anni, ha consolidato il suo operato istituzionale tanto da allargare il raggruppamento originario con l’adesione crescente di altri comuni limitrofi, ultimo tra questi il Comune di Albanella.
L’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, infatti, nasce nel 2004, con lo scopo di gestire e migliorare la qualità dei servizi erogati e delle funzioni svolte, di ottimizzare le risorse economico finanziarie, umane e strumentali ed esercitare, per i Comuni aderenti, varie funzioni e servizi.
In quasi venti anni di attività, ha assunto un ruolo sempre più centrale nelle politiche a supporto della crescita e della promozione territoriale, dello sviluppo delle imprese locali e del miglioramento della qualità della vita dei cittadini, tanto da essere scelta tra le finaliste di Capitale Italiana della Cultura 2024. Un traguardo che ha dato lo sprono per continuare sulla strada della promozione e della valorizzazione del territorio attraverso la realizzazione di percorsi turistico- culturali che hanno creato una rete sempre più fattiva e vantaggiosa per i comuni aderenti.
«Con l’ingresso di Omignano, Castelnuovo Cilento e Salento saranno 15 le comunità che faranno parte dell’ Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento.” afferma Franco Alfieri, Presidente dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, “Una famiglia che cresce ogni giorno di più, grazie alla sinergia che, negli anni, stiamo cercando di creare sul territorio. È un lavoro duro e costante, non privo di ostacoli ma ricco di soddisfazioni. Ricordo ancora l’emozione e l’entusiasmo per la costituzione dell’Unione dei Comuni nel lontano 2004. Oggi, con 15 comuni aderenti, possiamo dire che molta strada è stata fatta, guardando, come sempre, al futuro».
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