Unisa, finti poveri per pagare meno tasse: 83 studenti nei guai
| di RedazioneI finanzieri del comando provinciale di Salerno hanno concluso una prima serie di controlli nei confronti di numerosi studenti, residenti nella provincia, che hanno beneficiato di agevolazioni per le tasse universitarie sulla base delle autocertificazioni Isee con le quali avevano dichiarato di versare in situazioni di difficoltà economiche o, comunque, di rientrare nelle fasce reddituali utili per l’ottenimento del contributo richiesto.
I controlli dei militari delle fiamme gialle hanno preso in esame le posizioni di 91 studenti. I casi di possibile irregolarità sono stati selezionati sulla base di specifici indici di rischio previsti all’interno di Protocolli stipulati con gli Atenei campani, e sono stati successivamente analizzati al fine di riscontrare la congruità delle condizioni economiche rappresentate dagli studenti, con la reale situazione dei rispettivi nuclei familiari. Nel dettaglio, i finanzieri del Gruppo di Salerno hanno messo a confronto i dati delle singole dichiarazioni Isee con gli elementi reddituali e patrimoniali acquisiti dalle banche dati in uso al Corpo della Guardia di Finanza, facendo così emergere una serie di discordanze. Gli accertamenti hanno permesso di rilevare che in molteplici casi gli interessati avevano presentato dichiarazioni non veritiere in ordine alle proprie condizioni economiche, tralasciando di indicare redditi o patrimoni di cui avevano la disponibilità, per poter così accedere alle agevolazioni previste. E’ stato accertato, infatti, che i dati indicati avevano consentito agli studenti di accedere ad una fascia di contribuzione non corrispondente a quella effettiva e, di conseguenza, di pagare tasse universitarie per importi notevolmente inferiori a quelli dovuti: in qualche caso, il risparmio indebitamente ottenuto ha superato i 1.000 euro annuali.
I controlli hanno complessivamente riguardato 91 posizioni segnalate dagli Atenei a seguito delle preliminari verifiche di routine, dalle quali erano emerse incongruenze e dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni rese: di queste, 83 sono risultate irregolari. Al termine delle attività di verifica, sono stati perciò redatti altrettanti verbali di constatazione per le previste violazioni amministrative e gli atti trasmessi, in virtù dei Protocolli, alle Università interessate per l’avvio delle procedure di recupero degli importi effettivamente dovuti. L’attività di controllo in materia di prestazioni sociali agevolate, finalizzata ad assicurare la percezione dei benefici solo in capo a coloro che ne hanno effettivo diritto, persegue obiettivi di tutela delle entrate erariali e di salvaguardia degli interessi finanziari degli Enti su cui grava l’erogazione degli aiuti. Negli ultimi anni, tale attività svolta dalla Guardia di Finanza sta assumendo un elevato impatto sociale in quanto mira a perseguire obiettivi di equità sociale nella redistribuzione delle risorse in favore delle persone che realmente versano in condizioni economiche disagiate.
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