Uso pubblico di vie private ad Ogliastro Marina: Tar Campania accoglie ricorso di un cittadino
| di Antonio VuoloIl giudizio al Tar Campania, Sezione di Salerno, riguardante le dispute sulle proprietà private ad Ogliastro Marina, nel comune di Castellabate, ha visto l’accoglimento del ricorso presentato da Vincenzo De Simone contro la Delibera del Consiglio Comunale che riconosceva l’uso pubblico di alcune vie. La sentenza ha stabilito che tali strade sono utilizzate solo dai proprietari frontisti e che le infrastrutture sono state realizzate e mantenute dai privati, non dall’Amministrazione. Si chiude così una lunga vicenda legale, confermando la mancanza dei requisiti per il riconoscimento dell’uso pubblico delle vie in questione.
La sentenza, pubblicata nei giorni scorsi, ha accolto nel merito e puntualmente tutti i motivi del ricorso proposto da un privato cittadino, Vincenzo De Simone, rappresentato dall’avvocato Alvaro Tortora, che aveva chiesto l’annullamento del provvedimento con cui l’allora Amministrazione comunale aveva riconosciuto l’uso pubblico del tratto viario denominato Viale Carlo Alberto Dalla Chiesa e della viabilità a monte della strada provinciale 70b.
Alla luce della relazione del verificatore esterno, è quindi emerso in primo luogo che il reticolo viario verificato “è utilizzato solo dai proprietari frontisti e non da parte dell’intera collettività non essendo peraltro ivi presenti edifici o proprietà di interesse collettivo”, e in secondo luogo “che le infrastrutture ivi presenti sono state realizzate e manutenute dai privati e non dall’Amministrazione”.
Questo il commento dell’avvocato Alvaro Tortora: “Una pronuncia che restituisce un chiarimento sui connotati autentici che avrebbero dovuto vigilare l’adozione del provvedimento annullato, nello smarrimento dei quali si era allignato l’errato convincimento della Pubblica Amministrazione. Una battaglia legale che ha portato un esito certamente non predeterminato, ma da troppi ritenuto inatteso ed improbabile. Uno scontro tanto acceso da spingere il Tar alla nomina di un verificatore esterno, per appurare la sussistenza o meno dei requisiti dibattuti. Il verificatore designato ha accertato che non sussiste nessun elemento e nessun valido titolo che possa radicare la costituzione di una servitù di uso pubblico, sulle proprietà discusse”. Si chiude, dunque, al momento per il momento un’annosa vicenda. “Una verità per cui abbiamo dovuto fronteggiare non solo il provvedimento adottato, ma anche coloro che lo auspicavano; una verità accertata dal Tar. Siamo convinti che anche i fronteggianti le strade discusse (proprietari di ville di lusso sul mare) saranno felici di non dover più ricevere l’illuminazione gratis, di tali strade, dalla collettività di Castellabate”.
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