Vacanze, ecco come si prepara il Cilento tra distanziamento e idee anti-contagio
| di Luigi MartinoCon l’allentamento delle misure imposte dall’emergenza sanitaria, in Cilento, la zona a Sud di Salerno che si caratterizza per il suo mare limpido e per la sua capacità di attrarre turisti, si è al lavoro perchè l’estate 2020 non trascorra leccandosi le ferite inflitte dalle pesanti conseguenze della pandemia. Certo, rispettando le norme anti-contagio dettate da Governo e Regione. E, così, che, ora, dopo nove anni, riapre la spiaggia della Resima a Scario, nel comune di San Giovanni a Piro. Un’occasione per offrire un’opportunità di spazio in più ai turisti che, d’estate, raggiungeranno il Cilento e dovranno fare i conti con un inevitabile distanziamento sociale. Con la sua sabbia fine e chiarissima e un’acqua cristallina che dal verde della riva arriva ad un blu intenso a pochi metri dal bagnasciuga, la spiaggia della Resima, nel cuore del Parco nazionale del Cilento, è di una bellezza mozzafiato. Soprattutto, guardandola dall’alto. L’arenile era stato interdetto dopo la caduta di alcuni massi dal costone roccioso che sovrasta la piccola baia raggiungibile solo via mare. Una riapertura che, come chiarito dal presidente del Parco, Tommaso Pellegrino, arriva «grazie all’azione sinergica tra il Comune di San Giovanni a Piro, la Capitaneria di Porto e il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni». Pellegrino sottolinea che «la riapertura della spiaggia e’ il simbolo della ripartenza del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni perchè creiamo più spazio in un luogo straordinariamente bello». La fase post Covid del Parco del Cilento passa da qui: sicurezza e bellezza perchè «manteniamo quel principio di distanza sociale che, oggi, è indispensabile per evitare il rischio di contagi».
Difatti, precisa Pellegrino che «tutte le spiagge dell’area marina protetta, già da anni, hanno un numero limitato di carico antropico. Ad esempio, a Baia Infreschi di Camerota, dove c’è un carico antropico di 80 o 100 persone, abbiamo messo un limite orario per consentire a tutti di poterla visitare. Che metteremo anche quest’anno. Pero’, il carico antropico del Parco è in linea con le nuove disposizioni che devono assicurare la distanza sociale». Decisioni, dunque, già assunte in passato che spingono il presidente di un territorio che ha fatto, anche quest’anno, incetta di Bandiere Blu, a ribadire che «proprio le aree marine protette non subiscono alcun cambiamento perchè quella sicurezza è già garantita dal carico antropico stabilito dai nostri disciplinari».
Ad Acciaroli, frazione di Pollica, forse sarà difficile bissare le 35mila presenze registrate ad agosto dello scorso anno. Ma, sono già numerose le richieste di prenotazione che stanno arrivando ad alberghi e b&b della zona. Lo conferma il sindaco Stefano Pisani, pur rammentando che, «in questo momento, non possiamo assumere impegni di prenotazioni perchè non sono state ancora approvate le disposizioni per alberghi e stabilimenti balneari. Dal 25 maggio, ci sarà l’apertura anche in Campania delle strutture ricettive e da quel momento potremo iniziare». In quella che il primo cittadino definisce «una stagione estiva con molte incognite», il Comune di Pollica sta puntando «sul diporto perchè la vacanza in barca ritorna ad essere una delle cose più appetibili in quanto c’è la possibilità di avere uno spazio simile alla propria abitazione, ci si fa il bagno e si ha un posto più sicuro dal punto di vista Covid». Gran parte delle spiagge di Acciaroli, a differenza di tante altre, sono ampie.
«Siamo privilegiati – riconosce Pisani – perchè abbiamo degli spazi in cui il distanziamento sociale, di per se’, è più semplice. Ma, la massa di persone che normalmente ci raggiungeva, quest’anno, avrà difficoltà a raggiungerci perchè sulle spiagge applicheremo il distanziamento». Ma una sorta di distanziamento, ad Acciaroli, avveniva già prima delle norme anti-Covid. «Riguardando la mia ordinanza balneare che emettiamo annualmente per la regolazione delle spiagge in concessione, noi – dice – avevamo adottato fin dal 2015 la distanza di 3 metri tra ombrellini e di 5 metri tra le file. Quest’anno, sicuramente, rimoduleremo perchè abbiamo avuto un minimo di erosione costiera». Intanto, sul tavolo, ci sono diverse proposte utili a completare l’offerta turistica.
«Ci sono attività all’aria aperta come il trekking, l’escursionismo e la sentieristica», spiega puntualizzando che «sarà un’estate molto impegnativa perchè ci sarà da offrire un prodotto turistico molto più articolato di un semplice vacanza al mare perchè le persone avranno difficolta’ ad accedere in massa sugli arenili e, quindi, bisogna comprendere quali diversificazioni possano introdursi». A Pisciotta, la Giunta comunale, «per incentivare l’afflusso turistico», come si legge in una ordinanza con la quale si stanziano 13mila euro, ha approvato la realizzazione di un impianto di filodiffusione nei centri storici di Pisciotta capoluogo e della frazione Rodio.
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