Vaccino, Ippolito: «E’ sicuro». Vallo di Diano propone cittadinanza onoraria
| di Redazionedi Pasquale Sorrentino
Arrivano i risultati della fase 1 del vaccino anti covid messo a punto dall’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Spallanzani” e da ReiThera ed il Vallo di Diano festeggia due volte. Innanzitutto perché si tratta di uno strumento molto promettente per contrastare la pandemia. Poi perché ai vertici dell’Istituto Romano, che rappresenta un’eccellenza nel settore a livello europeo, c’è un illustre valdianese: il direttore scientifico di Sant’Arsenio Giuseppe Ippolito.
Un nuovo vaccino tutto italiano che sfoggia caratteristiche che nulla hanno da invidiare agli altri già in produzione. Si tratta di un farmaco monodose (contro le 2 necessarie per quelli maggiormente impiegati oggi). Inoltre si conserva ad una temperatura tra +2 e +8 gradi (contro gli addirittura -80 di quelli più usati, fatto che ha importanti ripercussioni economiche e logistiche). Gli scienziati confidano di arrivare presto ad una produzione di circa 100milioni di dosi all’anno. Di tutto rispetto la percentuale di immunizzazione che ne deriva che è superiore al 92%.
«La storia del dottor Ippolito, oltre che inorgoglire i cittadini del Vallo di Diano», dichiara in merito Raffaele Accetta, presidente della Comunità Montana «dimostra ancora una volta quanto sia valida la filosofia della Strategia Nazionale di investire nelle aree interne che con il proprio patrimonio umano tanto hanno dato ed hanno da dare alla ricerca scientifica, alla cultura, alla politica, all’economia ed alla società della nostra Nazione. A lui ed ai ricercatori dello Spallanzani va tutta la nostra gratitudine. Per lui proporremo una cittadinanza onoraria di tutto il territorio del Vallo di Diano con benemerenza».
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