Vallo della Lucania, al via il processo per la morte di Ferdinando Tomei

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Vallo della Lucania, al via il processo per la morte di Ferdinando Tomei

Si è aperto ieri presso il tribunale di Vallo della Lucania il processo per la tragica morte di Ferdinando Tomei, operaio 38enne di Ascea, deceduto due anni fa a causa del crollo del cancello d’ingresso del parcheggio del supermercato in cui lavorava.

L’unico imputato nel procedimento è Daniele Infante, legale rappresentante della società proprietaria dell’esercizio commerciale, accusato di omicidio colposo. Secondo l’accusa, il cedimento della struttura sarebbe stato causato da una mancata manutenzione e da gravi negligenze nella gestione della sicurezza del luogo di lavoro.

A rappresentare la famiglia della vittima sono gli avvocati Michele e Paolo Avallone, difensori dei genitori Cesare Tomei e Rosa Amitrano, nonché della vedova Federica Puglia, madre del figlio della vittima, nato pochi mesi prima del tragico evento. «Nonostante l’esistenza di una polizza assicurativa, l’imputato non ha ritenuto di chiamare in garanzia alcuna compagnia assicurativa, un chiaro segnale di come non si consideri responsabile dell’accaduto – ha dichiarato l’avvocato Michele Avallone – ma il quadro probatorio parla chiaro».

A seguire il caso per conto della sorella di Ferdinando Tomei, Lorenza, è invece l’avvocato Angelo Segreto.

Il drammatico incidente avvenne la sera del 3 febbraio 2023, al termine della giornata lavorativa, quando il pesante cancello cedette improvvisamente, travolgendo l’operaio e causandone il decesso.

Con il processo ora ufficialmente avviato, la famiglia della vittima attende giustizia, mentre la difesa dell’imputato cercherà di dimostrare l’assenza di responsabilità diretta nell’accaduto. Le prossime udienze saranno decisive per fare chiarezza sulle cause della tragedia e sulle eventuali colpe dell’imputato.

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