Vallo della Lucania, i genitori alzano la voce contro il servizio mensa scolastico
| di RedazioneDa tempo, ormai, i piccoli alunni della scuola primaria “Aldo Moro” di Vallo della Lucania, lamentano la scarsa qualità dei pasti serviti a scuola, spingendo le famiglie a un’azione collettiva contro il servizio di refezione scolastica.
I genitori non usano mezzi termini nel manifestare il loro scontento: «Non cerchiamo colpevoli, ma soluzioni. Il nostro obiettivo è garantire ai bambini pasti di qualità, preparati con materie prime adeguate e in quantità sufficienti. Non è accettabile che i nostri figli tornino a casa affamati. La salute dei bambini è prioritaria, e il servizio, per il quale paghiamo, deve rispettare gli standard previsti dalle normative di settore».
Le preoccupazioni non riguardano solo il sapore dei piatti, ma anche la loro adeguatezza nutrizionale e qualitativa. Diverse mamme raccontano di cibi mal cotti, pietanze di pesce ridotte a poltiglie poco appetibili, mozzarelle che sembrano non fresche e pizze che arrivano mollicce e poco invitanti. Una situazione che mina la serenità dei pasti scolastici e solleva interrogativi sulla gestione della mensa.
«Non vogliamo fare polemiche sterili o assistere al solito scaricabarile – aggiunge un genitore –. Chiediamo semplicemente che il servizio sia svolto con serietà e competenza. I menù approvati devono essere rispettati, sia in termini di qualità che di quantità. Ciò che desideriamo è una mensa che rispetti i criteri di una cucina fresca e curata, come previsto dalle normative vigenti».
La voce unanime delle famiglie pone l’accento su una questione cruciale: il diritto dei bambini a ricevere pasti sani e bilanciati durante l’orario scolastico. Un aspetto fondamentale non solo per il loro benessere fisico, ma anche per il loro rendimento scolastico.
Ora, l’attenzione si sposta sulle istituzioni e sugli organi competenti: le famiglie chiedono un confronto immediato e azioni concrete per risolvere una situazione che, se trascurata, rischia di compromettere ulteriormente la fiducia nel sistema scolastico locale. Nel frattempo, il malcontento cresce e con esso la determinazione dei genitori a ottenere un cambiamento reale e duraturo.
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