Vallo della Lucania, letteratura al femminile e libertà per contrastare la violenza sulle donne | FOTO
| di RedazioneAllo Sportello Rosa di Massa di Vallo della Lucania si è svolta la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in chiave culturale, tra la lettura e l’approfondimento di alcuni romanzi di Sidonie Gabrielle Colette, icona di emancipazione.
Barbara Amorelli, professoressa, Antonella Casaburi, scrittrice, Anna Fatigati, attrice amatoriale, Simona Ferolla, insegnante di teologia, Rosanna Marrocco, educatrice, Laura Cuozzo, attivista Agenda ONU 2030 ed ideatrice dell’evento, Federica Barrella, presidenre Pro Loco Vallo della Lucania e Gwendalina Scelza, direttrice, giornalista TV e maestra elementare, hanno vivisezionato il termine libertà che promana irruente da ogni rigo della scrittrice Colette.
«La libertà è in primis un atteggiamento interiore, più che un possedimento del proprio corpo, della propria mente, del proprio tempo e spazio. La vera libertà, scevra di egoismo permette di vivere in armonia secondo il proprio progetto di vita, amando se stessi e gli altri. La vera libertà conduce senza dubbio al sano dono di sé e progressivamente a riconoscersi come umani», raccontano.
Gli interventi dell’assessore alla pubblica istruzione Iolanda Molinaro, della vicesindaco Tiziana Cortiglia e di Gabriella Marotta, presidente Sportello Rosa di Salerno, sono confluiti nell’asserire che c’è un impellente bisogno di comunicazione tra scuola, famiglia, parrocchia. L’educazione sentimentale si apprende in famiglia, ma la scuola deve comunque farsi carico di questa crescita psicologica dei propri alunni a partire dalle elementari con programmi che includano il valore del rispetto reciproco nella differenza e delle emozioni.
Giornali, tv, podcast, locali e nazionali da giorni inondano le vite di tutti sull’emergenza del femminicidio. Proseguiranno, infatti, in tutta Europa le iniziative di sensibilizzazione sul tema della violenza fino al 10 dicembre 2023, giornata tra l’altro celebrativa dei diritti umani mondiali.
Al termine del dibattito è stata letta una poesia di una poetessa argentina, Cristina Torres Cáceres, “Se domani non torno”, diventata il manifesto contro il femminicidio. La giornata è terminata tra degustazione di tisana alla rosa canina cilentana, tisana del monaco alle foglie di fico, dolcetti, salati ed una torta con 25 farfalle a simbolo della libertà che si può conquistare in maniera profonda e matura spesso dopo un cammino lento, silenzioso e faticoso di crescita interiore nel proprio bozzolo.
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