Vallo della Lucania, morte sospetta al San Luca: aperta un’inchiesta

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Vallo della Lucania, morte sospetta al San Luca: aperta un’inchiesta

La Procura di Vallo della Lucania ha avviato un’inchiesta sulla morte di Angela P., 82enne di Agropoli, deceduta venerdì scorso all’ospedale “San Luca”, dove era ricoverata da quasi un mese. La vicenda è stata portata all’attenzione delle autorità dai familiari della donna, che hanno presentato una denuncia chiedendo chiarezza sulle condizioni in cui è avvenuto il decesso e sull’assistenza ricevuta durante la lunga degenza.

I sospetti dei familiari

Secondo quanto denunciato dai parenti, Angela P. era stata trovata in condizioni critiche: malnutrita, con un significativo calo di peso e la presenza di piaghe sul corpo. La denuncia inizialmente includeva anche la segnalazione di una presunta frattura al naso, ipotesi però esclusa dall’autopsia eseguita nelle scorse ore. Il medico legale incaricato dalla Procura, Angelo Maiese, ha concluso un esame approfondito della durata di quasi quattro ore, coadiuvato dal perito di parte Marco Gaito, nominato dall’avvocato Francesco Palumbo, legale della famiglia.

L’autopsia, che ha escluso danni al volto, servirà ora a fornire ulteriori elementi per accertare eventuali responsabilità mediche o negligenze. La salma è stata successivamente liberata per consentire lo svolgimento dei funerali.

L’intervento della Procura

Al momento non ci sono indagati, ma la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti e disposto il sequestro delle cartelle cliniche dell’anziana. Questi documenti saranno fondamentali per verificare i trattamenti ricevuti e identificare possibili mancanze nell’assistenza sanitaria.

Angela P. era stata trasportata d’urgenza al “San Luca” lo scorso 27 dicembre, dopo un intervento del 118 presso la sua abitazione ad Agropoli. La donna accusava problemi respiratori che, dopo una prima diagnosi, avevano reso necessario il ricovero per ulteriori accertamenti e cure. Dopo 28 giorni di degenza, Angela è deceduta, lasciando però numerosi interrogativi sulla gestione delle sue condizioni durante il periodo di ricovero.

Un decesso ancora avvolto nel mistero

La denuncia dei familiari solleva dubbi sulla qualità delle cure prestate alla donna e sulla possibilità che lo stato di abbandono segnalato abbia contribuito al peggioramento delle sue condizioni. “Vogliamo solo sapere la verità e fare chiarezza su quanto accaduto”, hanno dichiarato i parenti, che attendono ora gli esiti completi dell’autopsia e degli accertamenti investigativi.

La vicenda ha sollevato grande attenzione nella comunità locale, evidenziando ancora una volta l’importanza di garantire standard elevati di cura e di assistenza nei nosocomi, soprattutto per i pazienti più fragili. Gli sviluppi delle indagini potrebbero fare luce su eventuali responsabilità e fornire risposte a una famiglia che, a pochi giorni dalla scomparsa di Angela, cerca giustizia per la propria cara.

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