Vallo della Lucania, presidio di legalità: storia e futuro celebrati nella Giornata dell’Avvocatura

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Vallo della Lucania, presidio di legalità: storia e futuro celebrati nella Giornata dell’Avvocatura

Torno sempre volentieri nel Tribunale di Vallo della Lucania, per una serie di motivi affettivi, di ricordi e di legami personali sempre vivi, come se riuscissi ad incontrare di nuovo le persone che mi hanno accompagnato in queste aule, pur essendo venute a mancare da tempo. L’occasione è piacevole, trattandosi di una manifestazione annuale tenuta dall’Ordine degli Avvocati, nella quale vengono rilasciati dei riconoscimenti agli iscritti.

Il Presidente D’Alessandro e l’intero Ordine sono sempre premurosi nel far pervenire il gradito invito, senza lasciare al caso anche i minimi dettagli. Lo scorso anno vennero premiati i decani del Foro vallese, oltre al giovane che ha superato l’esame di abilitazione con il punteggio più alto. Premio intitolato alla memoria dell’ avvocato Silverio Marchetti ed assegnato quest’anno a Francesco Carrato, giovane e brillante neopromosso all’esame di avvocato.
L’emozione è evidente e si tocca con mano, rappresentando una sorta di passaggio generazionale, dalle evidenti implicazioni affettive, oltre che professionali. Cerimonia resa ancora più solenne dalla vista dei quadri con i volti severi degli avvocati che hanno fatto la storia di questo Tribunale e che coprono i quattro lati dell’aula dedicata al principe del Foro Giovanni Sofia.
Circa 150 anni di storia, un presidio di legalità del Cilento, non sempre pienamente compreso nelle sue funzioni imprescindibili, in un’epoca di approccio superficiale alle tutele di una società sviluppata.

Prima della “lectio magistralis” sulla funzione sociale dell’avvocato nella Costituzione italiana, tenuta dal Presidente emerito del Consiglio Nazionale Forense, avvocato Andrea Mascherin, si svolge una Santa Messa officiata dal Vescovo della Diocesi di Vallo Vincenzo Calvosa e dal Sacerdote Don Carmine Lauriello, già avvocato presso questo Foro.
In una sorta di simbiosi tra l’esigenza di giustizia ed i valori religiosi che hanno costituito i pilastri della nostra identità cilentana e vallese.

Notevole il contributo di Suor Anna Egidia Catenaro, anche lei avvocato, da anni impegnata nella costruzione di una rete di volenterosi nel perseguire la pace, il dialogo e la fine delle ostilità nei focolai di guerra.

Mentre apprezzavo le parole dei giuristi e dei religiosi, mi tornavano in mente i momenti storici che crearono questa sorta di “connubio”, nato ad inizio ‘800 dalle legittime rivendicazioni di una borghesia illuminata, la quale non si accontentò di vivere solo dei propri affari, ma volle fortemente far crescere spiritualmente e culturalmente questi luoghi, poggiando le basi per la realizzazione della Diocesi e del Tribunale.

La giornata viene chiusa dall’avvocato Giuseppe Amorelli con la presentazione del libro “Avvocato di paese: storie di quotidiana giustizia”, spaccato autentico e genuino del carico di lavoro dell’avvocato nei piccoli centri, spesso chiamato ad essere non solo un difensore, quanto pure un confessore, un consigliere, una figura morale e sociale difficilmente uguagliabile da altri professionisti e, sicuramente, non dagli avvocati delle aree metropolitane.

In sintesi, una giornata ricca di valori e di significati, che restituisce al pubblico una consapevolezza: quella del dialogo e della collaborazione tra le istituzioni, della valorizzazione dei legami identitari e del rilancio di questo presidio di legalità, spesso trascurato e penalizzato dai Governi centrali con una politica di tagli delle risorse umane e finanziarie.

Un ringraziamento particolare al Presidente dell’Ordine Domenicantonio D’Alessandro, con un invito a continuare su questa strada, senza disdegnare ambizioni di crescita delle competenze di questo distretto giudiziario, lavorando affinchè anche il Golfo di Policastro ritorni nella Corte d’Appello di Salerno e quindi nel Tribunale di Vallo della Lucania, dopo l’assurdo accorpamento al Tribunale di Lagonegro, essendo parte integrante di questa provincia e del territorio cilentano.
Un compito che, come due secoli fa, deve vedere insieme le migliori forze di questo territorio.

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