Vallo della Lucania, sanitari presi a martellate: 32enne in carcere
| di Luigi MartinoUn 32enne di Vallo della Lucania, Antonio Romano, è stato arrestato e condotto in carcere per aver aggredito due sanitari della Misericordia intervenuti presso la sua abitazione. Già sottoposto agli arresti domiciliari per tentata estorsione, l’uomo ha richiesto l’intervento del 118 nella notte dell’11 ottobre. Al loro arrivo, i soccorritori sono stati aggrediti con un martello. I carabinieri della stazione locale, insieme alla Sezione Operativa del Norm, coordinati dal tenente colonnello Valerio Palmieri, hanno eseguito un’ordinanza che sospendeva la detenzione domiciliare e disponeva il trasferimento di Romano in carcere, su ordine dell’Ufficio di Sorveglianza di Salerno.
L’aggressione è avvenuta in circostanze scioccanti: appena giunti sul posto, il personale sanitario – un autista soccorritore e un’infermiera – è stato attaccato violentemente. Nel tentativo di fuggire, l’infermiera è scivolata, ma è riuscita a scappare insieme al collega approfittando dell’oscurità. Entrambi, feriti e terrorizzati, si sono recati al pronto soccorso dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, dove hanno ricevuto le cure necessarie, tra cui punti di sutura.
Le motivazioni dell’aggressione restano sconosciute, ma l’episodio ha suscitato profonda preoccupazione, poiché i sanitari sono stati aggrediti davanti ai figli dell’uomo. Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri.
Questo evento è solo l’ultimo di una serie di aggressioni contro il personale sanitario. Lo scorso giugno, a Torchiara, operatori della Croce Rossa furono vittime di un’altra aggressione durante un intervento. In quel caso, una donna, bisognosa di cure psicofarmacologiche, attaccò un’infermiera colpendola all’occhio, mentre l’autista venne colpito al volto e all’addome, riuscendo a evitare ulteriori danni quando la donna tentò di prendere un coltello. Anche in quell’occasione, l’ambulanza subì danni.
Questi episodi evidenziano la crescente necessità di misure di sicurezza per il personale sanitario durante l’esercizio delle loro delicate mansioni.
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