Vallo di Diano, i copricapo delle donne migranti per le pazienti oncologiche
| di RedazioneSi chiama ‘Progetto Sveva‘ il laboratorio di sartoria delle donne migranti messo in piedi dalla Cooperativa sociale Il Sentiero per realizzare turbanti e copricapo per pazienti oncologiche. La presentazione dell’iniziativa si svolgerà venerdì 15 dicembre alle ore 18,30 presso l’auditorium comunale “G. Amabile” a Sant’Arsenio.
Un evento che vedrà la partecipazione delle donne beneficiarie dei progetti Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione) protagoniste di un défilé durante il quale saranno presentati al pubblico i vari modelli di copricapo. «Questo progetto nasce per la prima volta nel 2017 – spiega Mariangela Cestaro coordinatrice del Progetto Sai di Atena Lucana (Sant’Arsenio, Sanza, Buonabitacolo, Montesano sulla Marcellana)- ma a causa della pandemia si era interrotto. Lo abbiamo ripreso grazie alla professionalità e alla creatività di una giovane stilista e modellista Ylenia Di Filippo con la quale abbiamo avviato sia nel Vallo di Diano che nell’alta Valle del Calore un laboratorio di sartoria attrezzato con macchine da cucire professionali»
Progetto Sveva è dedicato alla memoria di Sveva Ferraioli, moglie di Geppino Parente, sindaco di Bellosguardo. « Abbiamo deciso di dedicarle questo laboratorio – spiega Lucia Patrone coordinatrice del Progetto Sai di Bellosguardo, Sacco, Roccadaspide, Sant’Angelo a Fasanella- perché era una donna che con grande umanità era vicina alle storie delle famiglie migranti».
Dopo i saluti del sindaco di Sant’Arsenio Donato Pica, del sindaco di Atena Lucana Luigi Vertucci e del presidente della Cooperativa sociale Il Sentiero Fiore Marotta, l’auditorium sarà animato da 25 donne che indosseranno i 5 modelli ideati: Caroline, Rebecca, Vivian, Samya, Jamila. «Il 15 dicembre- dice Laura Monaco Vicepresidente della Cooperativa sociale Il Sentiero- è la Giornata Nazionale del Servizio Civile Universale. Ci sembrava giusto conciliare questo anniversario con il Progetto Sveva. Per questo motivo a sfilare ci saranno anche dieci ragazze operatrici volontarie».
Con loro donne migranti dell’Ucraina, della Nigeria, della Costa D’Avorio, della Tunisia, del Camerun, dell’Afghanistan, della Guinea. E poi ancora operatrici dell’équipe SAI. Il défilé, coordinato da Ylenia Di Filippo, sarà seguito dagli interventi di Geppino Parente e dalla giornalista Lucia Serino. I copricapo realizzati in jersey di cotone, bambù e viscosa saranno donati venerdì sera all’Associazione “Crescere in rosa” presieduta dal Dott. Antonio Santoriello, chirurgo senologo.
Le conclusioni della serata sono affidate a Don Vincenzo Federico, presidente dell’Associazione Riguarda Odv e a Tommaso Pellegrino, consigliere della Regione Campania.
«Tutti i turbanti e i copricapo- concludono Lucia Patrone e Mariangela Cestaro- saranno periodicamente consegnati gratuitamente alle associazioni della nostra provincia che si occupano di supportare la vita delle donne che affrontano una patologia oncologica, cure come la chemioterapia e la perdita dei capelli. Il nostro impegno si traduce in una restituzione sociale ai territori e alle comunità».
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