Vallo della Lucania, polemica e «offese» in consiglio comunale. Miraldi: «Mi aspetto risposte»
| di Marco Santangelo«Si mi sono rotto gli zebedei, perchè anche ieri durante la seduta di consiglio comunale, ancora una volta convocato senza rispetto del regolamento comunale, ho dovuto sentire dalla voce del capogruppo della maggioranza offese riguardanti la mia persona». È quanto afferma il consigliere di minoranza Pietro Miraldi, nonché portavoce del M5s dello stesso Comune commentando l’esito del consiglio comunale di ieri mattina e il presunto diverbio avuto con il capogruppo Celestino Sansone. «E’ dai comizi in campagna elettorale che va avanti questa storia – spiega Miraldi -: “Devi studiare”, sei confuso”. Io voglio essere ignorato, ma mi aspetto risposte alle domande legittime di un consigliere di minoranza, alle quali non sapete rispondere mai, visto che chiamate in aiuto i funzionari del comune».
Il consiglio comunale Ben 7 sono stati i temi affronti in consiglio. Innanzitutto in merito a 2 interrogazioni a risposta scritta. La prima è quella fatta dal gruppo consiliare del Pd riguardante il livello di sicurezza nel territorio comunale e la funzionalità dell’impianto di video sorveglianza, specialmente in seguito al ‘furto di San Pantaleone’. La seconda, stilata dal M5s di Vallo della Lucania era basata sulla modalità di chiamata dei lavoratori con voucher. Si è passati, poi, all’approvazione dell’imposta unica comunale per la convalida delle aliquote del tributo per i servizi indivisibili (Tasi) e dell’imposta municipale propria (Imu) per l’anno 2017. Gli ultimi 3 punti in discussione sono stati incentrati sull’approvazione del piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani e delle tariffe della tassa sui rifiuti e sull’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche. L’ultimo punto riguardava la richiesta del Comune di Novi Velia di parere facoltativo per l’affrancazione del terreno di campagna del Comune di Novi Velia in promiscuità tra i Comuni di Novi Velia, Vallo della Lucania, Cannalonga e Ceraso.
La denuncia di Miraldi Il consigliere di minoranza sarebbe stato «offeso» dopo essersi espresso sui vari temi all’ordine del giorno. «Spiegate ai cittadini che il 5% di aumento della Tari, che avete approvato ieri, – scrive Miraldi – è pari ad oltre 100mila euro. Spiegate, perché sono il primo a non capirlo, come mai con un aumento della superficie, quindi si presuppone anche degli utenti, chi prima pagava regolarmente ora pagherà addirittura un 15% in più. Spiegate – aggiunge – quali sono stati i vantaggi degli accertamenti effettuati dalla Soget, se poi il costo del servizio sarà più elevato. Spiegate perché si va avanti con un contratto con la Yele scaduto da 4 anni se non esiste nessun atto di proroga. Spiegate, ma con documenti alla mano, se esistono variazioni di quel contratto, dove il Comune rinuncia alla fornitura delle buste, perché altrimenti – sottolinea in conclusione – siamo al quinto anno che vengono pagate e non consegnate». Per aver sollevato questi diversi dubbi, il portavoce del M5s di Vallo della Lucania, sarebbe stato, come lui stesso denuncia, non solo ignorato ma anche offeso.
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