Codacons: risarcimento danni per esondazioni, una via forse c’è
| di Rito Ruggeririceviamo e pubblichiamo
Abbiamo depositato d’urgenza la denuncia presso la procura della Repubblica di Sala Consilina per fare in modo che finalmente si possano individuare le responsabilità sulla drammatica vicenda delle sponde del Tanagro lasciate squarciate dal novembre scorso, quando una pesante alluvione ha colpito la nostra vallata. Si spera che adesso, cessando lo scaricabarile sulle responsabilità, si mettano finalmente in sicurezza gli argini di un fiume che non può scorrere libero nella pianura, distruggendo la vita e il lavoro degli agricoltori, ai quali dobbiamo tanto – come società – in questo momento di confusione sociale.
Ci siamo poi attivati per capire cosa si può fare per esprimere in modo concreto la solidarietà ai coltivatori diretti del comprensorio. Siamo venuti a conoscenza, in questi giorni convulsi, di una deliberazione regionale per mezzo della quale si può chiedere il risarcimento dei danni subiti per via delle esondazioni. Grazie a questa normativa si possono evitare le lungaggini di un ricorso legale per danni causati dalla mancata manuntenzione del reticolo idrico di competenza della Regione Campania. Fare richiesta non è difficile. Basta una copia del documento di riconoscimento, il codice fiscale, il foglio di mappa e le particelle catastali dei terreni che hanno subito gli allagamenti. La domanda deve tuttavia essere protocollata al Comune in cui è sito il terreno entro i dieci dall’esondazione. Il cittadino richiedente non deve necessariamente essere un coltivatore diretto. Fatta la domanda, la regione Campania provvederà ad effettuare, tramite suoi funzionari, il sopralluogo per verificare la congruità della richiesta. I risarcimenti dovrebbero poi essere erogati nei quattro mesi successivi.
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