Quando si parla di solidarietà
| di Roberto De LucaCi è stato segnalato che la BCC di Sassano, con l’invio dell’ultimo estratto conto ai propri clienti, ha colto l’occasione per allegare un depliant informativo finalizzato alla raccolta di finanziamenti da destinare alla Onlus Solidarietà & Sviluppo. La raccolta è volta a finanziare non meglio precisati progetti di solidarietà. Oltre al depliant i correntisti hanno ricevuto un prestampato da compilare e consegnare all’istituto di credito nel caso in cui non ritengano di aderire alla proposta di prelevare – tramite procedure di silenzio-assenso – due euro a trimestre per un totale di otto euro annui, dal conto corrente.
La procedura adottata dalla BCC di Sassano ci appare anomala, in quanto, sebbene finalizzata ad attività che dovrebbero avere una ricaduta “solidale” attraverso la realizzazione di azioni di beneficenza, poggia sul criterio di silenzio-assenso per richiedere l’autorizzazione al prelievo dai conti correnti dei clienti. Si introduce così il principio che basta una semplice comunicazione per chiedere di utilizzare i risparmi dei correntisti, ancorché di piccola entità, per attività e/o finalità specifiche da essa individuate e, se non viene espressamente negato dai clienti, l’istituto si ritiene “tacitamente” autorizzato ad “attingere”.
Siamo certi che chi ha autorizzato la stampa del volantino sia incorso in un errore di distrazione. Infatti, è anomalo concepire che il cliente possa non autorizzare, inviando una email o facendo pervenire un coupon prestampato firmato alla BCC di Sassano, “l’addebito diretto in conto corrente della somma di euro 2 (due) trimestrali da destinare all’associazione Solidarietà & Sviluppo Onlus…”. Probabilmente l’intenzione era di dire che il cliente deve autorizzare al prelievo. Immaginiamo allora che nei prossimi giorni i responsabili della Banca si attiveranno direttamente per contattare i clienti e segnaleranno l’involontario errore, aggiungendo che non procederanno a nessun prelievo dai loro conti correnti se non espressamente autorizzati, nel pieno rispetto della normativa vigente.
Il principio della donazione solidale è fondamentale e di innegabile valenza sociale. Esso assume un valore morale ancora più importante se posto in essere con le proprie risorse. Nel caso preso in esame, le future attività di solidarietà saranno gestite da una Onlus – che nella sua ragione sociale include una & commerciale, caso raro se non unico nel mondo della cooperazione e solidarietà – appendice della stessa BCC di Sassano. Sarebbe proprio per questo opportuno specificare, per dovere di trasparenza, i progetti da finanziare. In questo modo il cliente potrebbe essere addirittura indotto a versare più di otto euro l’anno. Nel caso specifico, tuttavia, ciò non è stato fatto e ce ne dispiace. Immaginiamo, però, quanto stia a cuore alla BCC di Sassano il poter individuare nuove modalità di aiuto alle famiglie in difficoltà, unicamente per fini umanitari e filantropici, specialmente oggi che i servizi sociali, gestiti dagli enti pubblici, lamentano una gravissima carenza di fondi.
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