Emergenza Libia. Anche il Vallo di Diano si mobilita

Anche il Vallo di Diano e l’intera regione campana subiranno le conseguenze di una crisi libica dai risvolti quanto mai incerti.
Mille profughi per ogni milione di abitanti.
È questo il criterio di distribuzione proposto dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ai rappresentanti delle Regioni che ieri hanno partecipato alla riunione convocata per prepararsi ad accogliere la massiccia ondata di migranti proveniente dai paesi del Nord Africa.
Per la Campania, il calcolo porta considerare una disponibilità prevista di circa 6 mila posti. Il piano elaborato dal Viminale prevede un esodo di circa 50 mila persone fino al prossimo giugno. E le Regioni dovranno essere attrezzate per accogliere i migranti.
Maroni ha annunciato che presenterà il piano, nei dettagli, nei prossimi giorni per l’approvazione definitiva da parte di Regioni, Province e Comuni. Per quanto riguarda il finanziamento dell’operazione, il consiglio dei ministri ha già rifinanziato con 500 milioni di euro il fondo della Protezione civile con le risorse necessarie per gestire l’emergenza umanitaria. Ma, alla Campania tocca compiere uno sforzo in più, uno sforzo non da poco visto quanto sostenuto dal delegato campano della Caritas, don Vincenzo Federico, il quale spiega che con le sole strutture religiose non si riuscirà mai a soddisfare una richiesta tanto massiccia di ospitalità.
Per quanto concerne il Vallo di Diano, in particolare, attualmente  possiamo contare su circa 90 posti disponibili nella diocesi di Teggiano-Policastro, del tutto esigui, a quanto pare, in vista di una migrazione tanto massiccia.
Dal canto suo anche la Croce Rossa Italiana, orgoglio e vanto di un Italia del fare, simbolo di accoglienza e solidarietà è pronta a compiere il suo dovere. con i suoi circa 5 mila volontari campani è alla estenuante ricerca di posti disponibili, di luoghi atti ad accogliere chi fugge dall’orrore e dell’ennesima tragedia umanitaria.