Salone industria casearia, inaugurazione nel segno dell’internazionalità
| di Federico Martinoriceviamo e pubblichiamo
L’ambasciatore in Italia della Mauritiana, Aly Ould Haiba, ha espresso apprezzamento per il Sic, l’unico salone specializzato per il settore del Centro-Sud. «E’ una manifestazione meravigliosa – ha detto nel convegno inaugurale moderato da Gianni De Luca – che ha sia aspetti formativi che tecnici. Cercheremo di trarre profitto dall’esperienza, siamo qui per scoprire la filiera lattiero-casearia perché quello che ci manca è il know-how di competenze». Della delegazione fanno parte anche Jacques Nzoussi (ispettore del Ministero dell’Agricoltura del Congo), Mamadou Bernard Sissoko (delegato Ministero Agricoltura del Mali) e Moctar Fall (consigliere tecnico del Ministero dell’Agricoltura della Mauritania), che hanno sottolineato un elemento di valore del Sic. «Abbiamo visitato tante fiere ma qui c’è un interscambio tra gli operatori che è un valore aggiunto per mettere in rete economia, territorio e paesaggio». E proprio dai Paesi africani è giunto l’invito ad una partnership internazionale, cui si è detto disponibile l’assessore provinciale all’Agricoltura, Mario Miano. «Auspico uno scambio commerciale con i Paesi africani. Il nostro ruolo istituzionale è quello di accompagnamento dell’economia del territorio, mettendo a confronto e poi a sistema i vari attori dello sviluppo. In quest’ottica abbiamo deliberato, come giunta provinciale, la creazione di un marchio di identificazione della filiera lattiero-casearia da affiancare al DOP». Un settore che, in provincia, è trainante, ha spiegato Giuseppe Amato jr, presidente gruppo alimentare Confindustria Salerno. «Registra un trend di crescita in antitesi con i segnali di crisi, a testimonianza della qualità e tipicità delle eccellenze del territorio, come la mozzarella. Un segnale evidenziato anche dai dati dell’export, per cui siamo qui per manifestare la volontà di fare rete e andare oltre le barriere territoriali». La conferma da Domenico Raimondo, vicepresidente del Consorzio Tutela Mozzarella Bufala Campana Dop, che riunisce 130 trasformatori. «Rispetto ai 300 milioni di chili prodotti nel 2009, il primo semestre di quest’anno ha registrato un 13% in più. Questo grazie ai sacrifici di allevatori e trasformatori che sono dietro all’oro bianco”. Auspichiamo di continuare su questa strada, chiedendo alle istituzioni di non dimenticarci». Un tasto battuto anche da Stefano Marzioli, vice presidente Aia, che rappresenta 90 associazioni provinciali, 19 regionali, 35 nazionali, 50.000 allevatori. «Obiettivo dell’associazione è proprio quello di essere vicini alle aziende, per poter garantire la qualità e la tracciabilità del prodotto, nonostante le difficoltà». In sintesi una fiera sempre più a carattere internazionale, come ribadito da Angelo Coda e Massiliano Amato dell’organizzazione, che da sette edizioni si svolge a Vallo della Lucania (Sa), «che diventa così capitale delle produzioni tipiche e dell’innovazione tecnologica, del produrre bene e mangiare sano» ha evidenziato il sindaco facente funzione Emilio Romaniello. Il tutto, ha aggiunto Amilcare Troiano, presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, «nell’area protetta più grande d’Italia, in cui allevatori e agricoltori sono le prime sentinelle del territorio», e in cui le piccole imprese, anche agroalimentari, possono contare sugli aiuti elencati da Nello Onorati, presidente della Sistema Cilento spa, per nascere e consolidarsi: il microcredito, l’incubatore di imprese, lo sportello unico per le attività produttive.
Il Salone industria casearia ospita oltre 200 espositori che espongono le ultime novità tecnologiche del made in Italy, dall’allestimento della stalla all’arredamento dei punti vendita. E’ possibile inoltre vedere dal vivo le tecniche di caseificazione, degustare i formaggi tipici e seguire gli approfondimenti tecnici.
I laboratori di caseificazione si terranno alle 11,30 e alle 16,30 di sabato e alle 11,30 di domenica. Le dimostrazioni saranno curate dalle aziende agricole Gelsomino Azzeo di Caggiano (SA), Starze di Vallo della Lucania (SA) e dal caseificio Chirico di Ascea (SA) che mostrerà ai visitatori la filatura e la preparazione della “mozzarella nella mortella”.
Le degustazioni di formaggi delle aziende aderenti al marchio di qualità “Italialleva” si svolgeranno sabato alle ore 12 e alle 17, domenica alle ore 12 e alle 16, con la guida di Maria Sarnataro, delegato di Salerno dell’Organizzazione nazionale assaggiatori formaggi (Onaf). Per partecipare alle degustazioni è obbligatoria la prenotazione sul sito www.fieredivallo.it.
Infine, degustazioni guidate di olio extra vergine di oliva a cura di Stapa – Cepica Salerno sabato alle 18, domenica alle 17.
Gli approfondimenti scientifici prevedono sabato 16 ottobre,alle 10, una gara di giudizio morfologico su specie bufalina e razza bruna, riservata agli studenti degli Istituti tecnici agrari, degli Istituti professionali e agli allevatori presenti in fiera. L’evento è a cura di Anasb e Anarb, con la collaborazione del dipartimento di prevenzione dell’ex Asl Salerno 3.
Alle ore 11 tavola rotonda “Formaggi da latte di pecora: quali percorsi per la valorizzazione della qualità?” a cura del Dipartimento di Biologia, difesa e biotecnologie agro-forestali dell’Università degli studi della Basilicata, del CRA-Unità di ricerca per la zootecnia estensiva, dell’Istituto di Scienze dell’alimentazione del Cnr Avellino.
Alle 11,45 seminario “Certificazioni per la commercializzazione sui mercati internazionali” a cura di Certiquality spa, sede di Napoli. Alle 14 seminario “La munigibilità e la qualità tecnologica del latte vaccino e bufalino” a cura dell’Associazione italiana allevatori.
Domenica 17 ottobre alle ore 10 seminario “La gestione della sicurezza nel settore caseario” a cura di Metis sas di Vallo della Lucania.
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