La manifestazione delle donne: “Se non ora quando?”
| di Maria Antonia CoppolaDomenica anche la piazza di Vallo della Lucania parteciperà alla manifestazione: “Se non ora quando?”
La voce sta girando e piace. Una iniziativa necessaria per non far sentire isolata una parte del Cilento da questa importante manifestazione delle donne concertata su tutto il territorio nazionale e che, per la Campania, fino a qualche giorno fa notizia voleva si tenesse nei capoluoghi di provincia. Su Facebook si è aperta una pagina “Firma la Petizione: MOBILITAZIONE NAZIONALE DONNE 13 FEBBRAIO 2011” creata da un gruppo di donne impegnate in vari campi a Vallo della Lucania, che si sono coordinate con l’organizzazione nazionale e che porgono l’invito alle donne e agli uomini che hanno amicizia con le donne, a partecipare alla giornata nazionale di mobilitazione, domenica 13 febbraio, dalle 10.00 alle 13.00.
La preparazione della giornata di mobilitazione delle donne avrà sicuramente un’eco importante in tutte le piazze d’Italia. Per il 13 febbraio Vallo della Lucania e Sala Consilina accolgono le donne cilentane nelle loro piazze. L’intenzione potrebbe essere: “Per pretendere di essere sentite tutte”. Questa voce che si diffonde in maniera capillare trova sempre più conferme perché l’Italia di questi ultimi tempi non è un paese per donne. E non è un’ipocrisia culturale, un fare moralistico, o non femminista rispetto a qualche decennio fa, come in modo capzioso si tenta di dire. Si vuole invece sottolineare che l’azione che si porta in piazza non ha bisogno di avere un colore politico. La grande presenza alle manifestazioni delle donne intende determinarne la forza collettiva, necessaria, per ribaltare un sistema sociale, culturale, economico che delle esigenze reali delle donne non tiene conto, mentre cade in misura maggiore proprio sulle donne, contro un sistema politico superficiale, sordo e infine offensivo verso di esse.
Questo è parte del testo che si legge sulla bacheca di Facebook del gruppo su menzionato:
Se non ora, quando?
In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi …di figli, mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia – hanno costruito la nazione democratica...
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? E’ il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.
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