Vele, Camerota declassata. Buonomo di Legambiente: «Un brutto voto non deve essere un dramma»
| di Antonio Vuolo“Noi siamo dispiaciuti per quanto è successo a Camerota, ma sappiamo già da settimane le polemiche che hanno interessato questo territorio perché il tipo di intervento per la messa in sicurezza del costone del Mingardo che si è scelto di fare era veramente invasivo. In una valutazione generale, insieme ad altri parametri, era inevitabile che ci fosse un declassamento”. Così Michele Buonomo del direttivo Nazionale di Legambiente ed ex presidente di Legambiente Campania risponde alle polemiche scoppiate nel Comune del Basso Cilento dopo il declassamento da 5 a 3 vele.
“Camerota non è nuova a questo tipo di declassamento. E’ stato uno dei primi comuni del Cilento a conquistare in passato le cinque vele, per poi perderle subito negli successivi, e devo dire senza alcuna polemica perché si prese atto degli errori commessi. – aggiunge Buonomo – Le cinque vele, così come tutti i riconoscimenti, non restano in eterno, ma bisogna sempre lavorare per migliorarsi perché gli equilibri in campo ambientale sono molto fragili, ragion per cui può bastare davvero poco per far cambiare il quadro della situazione”.
“Quando c’ è un leggero declassamento – spiega, ancora, Buonomo – come è avvenuto anche in altre località del Cilento, non deve essere un dramma, visto che il confronto è su scala nazionale, ma deve fungere da stimolo per riprendere a lavorare alacremente e magari provare a riottenere il massimo risultato. Per esempio, ho letto di Castellabate, particolarmente scossa per questa perdita, e voglio rassicurare tutta l’Amministrazione dicendo che noi siamo al loro fianco, così come siamo al fianco di tutte le Amministrazioni, perché abbiamo tutti un obiettivo comune: lavorare per proteggere e valorizzare questo splendido territorio. Faccio l’esempio della scuola, un brutto voto non deve essere un dramma, ma deve farci capire che possiamo impegnarci di più per poi essere premiati con un bel voto”.
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