Velia, sindaco Ascea: «Per il Museo bisogna remare tutti nella stessa direzione»
| di Marianna Vallone«Credo che per realizzare il Museo di Velia, bisogna remare tutti nella stessa direzione». Così esordisce il sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo alla notizia che è stata presentata una mozione indirizzata al Governo, a firma di circa 50 Senatori, per chiedere di abbandonare l’idea della ristrutturazione della galleria sotterranea da trasformare nel nucleo del Museo di Velia.
«Penso che la mozione non sia la strada giusta -prosegue il primo cittadino di Ascea- per raggiungere un obiettivo storico, su cui tutti concordano, ma ognuno con idee diverse. Così come proposta, la mozione è una bocciatura della progettualità messa in campo dall’ex Direttore del Parco Archeologico di Paestum/Velia Gabriel Zuchtriegel e ammissibile a finanziamento per € 7.660.000,00 nell’ambito del programma di azione e coesione ‘infrastrutture e reti’ 2014-2020. Ritengo che non abbiamo bisogno di ergere muri, ma di costruire ponti; in questa ottica propongo un tavolo di concertazione territoriale tra la Soprintendenza, il comune di Ascea, i rappresentanti politici del territorio, le associazioni, i rappresentanti del mondo della cultura, per sentire le ragioni di tutti e per concordare azioni comuni. La partita del Museo di Velia deve giocarsi sul nostro territorio e non a Roma, con una strategia attenta a non creare divisioni e a non perdere risorse finanziarie».
In relazione al progetto voluto da Zuchtriegel e del “sistema museo di Velia”, condiviso con un Protocollo d’Intesa tra il Parco Archeologico di Paestum/Velia ed il comune di Ascea, il Sindaco afferma: «Mi affascina l’idea di un percorso dinamico ed integrato tra archeologia,storia,paesaggio, ambiente, enogastronomia, che partendo dal ripristino della ferrovia Velia Scavi, attraversi la galleria con un’esposizione museale fino ad arrivare all’attuale ingresso del Parco, per proseguire con laboratori di restauro, di dieta mediterranea e di sale congressi dove attività di studio,analisi e restauro potrebbero svolgersi con la presenza di scuole e col coinvolgimento delle Università Italiane e Straniere».
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