Ventenne sgozzato ad Agropoli, il legale dell’omicida: «Reazione di impeto»

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Ventenne sgozzato ad Agropoli, il legale dell’omicida: «Reazione di impeto»

L’omicida, Mrabet Nezar, un tunisino di 25 anni residente a Castellabate, ha confessato tutto in caserma nel corso dell’interrogatorio davanti ai carabinieri della compagnia di Agropoli. Il movente è passionale. La vittima, Marco Borrelli, (nella foto) 20 anni di Agropoli, aveva una relazione con la giovane ex moglie di Nezar e madre dei suoi due figli. Una frequentazione che il tunisino non aveva accettato. «Il delitto nasce da una vicenza passionale ma anche di degrado. – commenta il legale Antonio Mondelli ai microfoni di Vuolo Media – Un matrimonio fallito, dei figli sottratti al mio assistito. Una situazione che ha fatto nascere rabbia, odio e cattiveria», al punto da culminare in tragedia. Nezar ha ucciso Borrelli con una coltellata al collo. 

Il corpo del 20enne è stato trovato venerdì pomeriggio intorno alle 15 in mezzo alla vegetazione nei pressi del Parco le Ginestre all’inizio di Agropoli. Era scomparso dalle 20 di giovedi. Il padre ne aveva denunciato la scomparsa ai carabinieri che avevano fatto partire le ricerche. Una coltellata profonda alla gola che l’ha ucciso. Borrelli ha tentato di scappare ma dopo venti metri è caduto a terra. La morte risale alla serata di giovedì. 

«Crediamo che abbia agito d’impeto – dice l’avvocato del tunisino – e che non ci sia stata premeditazione. Si sono incontrati, hanno fatto passeggiata, nulla faceva presagire a qualcosa di particolare. Da un amico non si aspettava che gli portasse via la donna, si è sentito tradito da entrambi. E’ stata una reazione di impeto da accumulo», conclude Mondelli. 

La salma è all’obitorio dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Lunedì verrà eseguita l’autopsia dal medico legale Adamo Maiese. Il tunisino è in carcere.

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